Estate Coratina, Forza Italia: «Si attivi il cartellone per sostenere il settore dello spettacolo»

La lettera del partito indirizzata al commissario prefettizio

lunedì 22 giugno 2020
Uno dei settori più gravemente colpiti dall'emergenza sanitaria che si è tramutata, inevitabilmente, in una profonda crisi economia, è senza dubbio quello degli spettacoli. Migliaia di italiani, lavoratori dello spettacolo ma anche lavoratori dell'indotto, hanno visto totalmente annullata la propria attività lavorativa e quindi la propria capacità di produrre reddito. Tante le manifestazioni dei rappresentanti delle categorie dei musicisti, dei teatranti, dei tecnici, degli artisti dello spettacolo viaggiante e delle innumerevoli categorie che rappresentano il mondo dello spettacolo, per gridare il proprio malcontento; per denunciare il proprio sentirsi abbandonati dalle istituzioni. Perché di cultura e spettacolo c'è tanta gente che ci vive e che sostiene tante famiglie.

Partendo da questa riflessione, il direttivo locale di Forza Italia già nello scorso novembre aveva fatto notare al commissario prefettizio l'esigenza di riaprire gli spazi destinati alla cultura e allo spettacolo momentaneamente chiusi, in particolare il teatro comunale o le piazze del borgo antico affinché diventassero palchi sui quali far esibire artisti locali, musicisti e attori.

«Abbiamo potuto constatare che, per quanto Le è stato possibile, ha dato corso alla riapertura di alcune strutture ed alle concessioni di altri spazi pubblici all'aperto per lo svolgimento di alcune manifestazioni. Siamo certi che con il tempo, avrebbe trovato i fondi necessari per finanziare la riapertura del Teatro Comunale, chiuso com'è noto, per carenza dei fondi necessari per la sua conduzione. Abbiamo molto apprezzato la "diligenza del buon padre di famiglia" da lei mostrata, diligenza volta a concedere finanziamenti per lo svolgimento di alcune manifestazioni oramai entrate di diritto nelle nostre tradizioni ma che giustamente, in tempi di crisi, si sono svolte in modo sobrio ed equilibrato» scrive Giancarlo Ungaro, coordinatore locale di Forza Italia in una lunga lettera recentemente inviata al commissario prefettizio nel quale si rappresentano le ancora vive esigenze dei lavoratori del mondo della cultura e dello spettacolo.

Ungaro ammette che «nessuno poteva immaginare di avere a che fare con una crisi profondissima, come quella attuale, capace di paralizzare l'intero sistema economico produttivo, in grado di travolgere del tutto parecchi ed interi settori che ancora oggi, nonostante timidi segnali e ottime intenzioni, non permette affatto ad alcuni, una pur minima ripartenza.Tra questi, fermo, del tutto statico, immobile, vi è il settore dello spettacolo e il suo intero indotto produttivo, nazionale ma soprattutto locale, trattasi di settore da sempre alimentato dall'iniziativa privata di associazioni, le quali si fanno promotrici di spettacoli teatrali, concerti dal vivo e sagre locali, creando sinergia lavorativo economica, volta a garantire sia l'indotto alle organizzazioni sia e la creazione dei singoli eventi (Artisti locali, musicisti, service audio/luci, post produzioni video, sartorie, ferramenta, artigiani in genere ecc.)»

E lancia una proposta: «Fortunatamente, a seguito del termine del lockdown, il D.P.C.M. ed i decreti regionali, hanno finalmente dato la possibilità a chi ne ha facoltà, di riprendere dette attività, sia pure con le precauzioni/prescrizioni del caso e già definite dentro di essi. Pertanto, alla luce delle segnalazioni a noi giunte, riteniamo di farci portavoce di queste associazioni e del loro indotto, formato da professionisti del settore, suggerendo la creazione,in tempi brevi, di un tavolo tecnico, con le varie rappresentanze settoriali, con l'obiettivo di giungere, in tempi relativamente brevi, a dar corso al cartellone culturale della "Estate Coratina", affidandola a dette associazioni, vere risorse culturali locali, così come già avvenuto in altri paesi limitrofi, cosicché, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, anche la nostra Città possa mantenere le proprie tradizioni ed evitare l'annoso esodo verso altri "lidi", della gioventù locale».