Il bambino ed il poliziotto, una storia a lieto fine

Bimbo salvo grazie al coraggio di un poliziotto fuori servizio

lunedì 5 dicembre 2016 16.07
Non guarderò più al poliziotto come figura istituzionale fredda, ma come Persona capace di immedesimarsi nei problemi dei cittadini». Così in una lettera un padre che ha vissuto sulla sua pelle la paura, forse tra le più grandi che un genitore possa provare. Vedere il proprio figlio stare male e non sapere come aiutarlo.

È accaduto ad Andria, nei pressi di un esercizio commerciale alla periferia della città. Protagoniste della storia due famiglie, il racconto lo lasciamo al testo diffuso dal Commissariato di P.S.. Il bambino per fortuna sta bene. Questa è una storia a lieto fine. Il poliziotto protagonista della vicenda, originario della Campania ma residente a Corato, è da circa tre anni in servizio presso la squadra "Volanti".

«L'agente, libero dal servizio, mentre era nei pressi di un esercizio commerciale alla periferia di Andria, in compagnia della propria famiglia, aveva udito delle urla disperate provenire dall'interno del negozio: accorso, vi aveva trovato un uomo con un bambino in braccio, in compagnia della moglie, che gridava aiuto, e due bambine che piangevano. Senza esitare, il poliziotto aveva preso in braccio il bambino e lo aveva adagiato a terra, per verificare che le vie aeree fossero disostruite. Ritenendo che il bambino fosse in preda ad una crisi convulsiva, lo aveva quindi preso in braccio e, con i genitori, senza indugiare era salito sulla sua auto, mentre sua moglie ed i suoi figli erano rimasti con le altre due figlie della coppia, agitate ed in preda al pianto».

«Con frecce d'emergenza e clacson continuamente azionato, il poliziotto si era poi fatto spazio tra le autovetture in transito, percorrendo delle vie che conosceva grazie alla sua attività di operatore di volante e che gli avevano consentito di raggiungere il nosocomio in pochi minuti, nel tentativo di trarre in salvo il bambino, che, in braccia al padre, aveva intanto perso conoscenza. Contemporaneamente, aveva continuato a suggerire al padre del bambino le manovre d'emergenza da mettere in pratica in questi casi. Al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Andria, il bambino era stato ricoverato in codice rosso e le sue condizioni giudicate molto critiche. L'agente era successivamente rimasto con i genitori, che erano in evidente stato confusionale, per diverse ore, sino al momento in cui le condizioni del bambino non erano migliorate, mentre la moglie aveva continuato ad occuparsi delle altre due figlie. Avevano lasciato il nosocomio solo quando la situazione di normalità si era ristabilita. Il poliziotto è rimasto in contatto con i genitori del bambino anche nei giorni seguenti e fino alle sue dimissioni dal reparto di Pediatria».