Il carnevale Coratino festeggia i suoi 40 anni
Presentato ieri il programma e le novità di quest’anno
giovedì 28 febbraio 2019
10.53
Dopo il successo dell'anteprima avvenuta domenica scorsa, si conferma il tutto pronto per far divertire coratini e non in occasione della 40° edizione del Carnevale Coratino. Nonostante la mancanza dell'amministrazione, anche quest'anno la città potrà godersi il puro e sano divertimento con le sfilate di carri e gruppi provenienti dalle diverse realtà scolastiche e gruppi privati che hanno aderito con i più svariati temi. Oltre 3000 i partecipanti, entusiasti e pronti a mostrare le proprie abilità e la bellezza dei propri costumi, accompagnati da balli e coreografie studiate e mai improvvisate. Preparazione, impegno, voglia di recuperare e salvaguardare il nostro passato, le nostre tradizioni carnevalesche, attraverso iniziative che ricordano le nostre maschere tipiche.
Un folto programma presentato ieri in conferenza stampa, nella Sala Verde del Palazzo di Città, dal presidente della Proloco Gerardo Strippoli accompagnato da Pierluigi Auricchio, che vedremo sul palco durante le manifestazioni.
La novità principale di quest'anno, il cambio del punto di partenza; rispetto agli anni precedenti, in cui il punto di ritrovo era da Piazza XI Febbraio, ora sarà in Via Lama di Grazia, ritenuta ampia per consentire il giusto ritrovo. Gli accessi saranno Via vecchia Bisceglie, Via Mangilli e via Degli Orti, mentre Via Vasari sarà chiusa al suo accesso, per poi proseguire lungo il percorso che sarà reso noto attraverso la pubblicazione di una mappa online.
«Il Carnevale è da sempre stato considerato una tappa fondamentale per la nostra tradizione. Dal 1978, anno in cui è nato come un modo per allontanare forme di vandalismo e teppismo. – spiega Gerardo Strippoli – Abbiamo sempre volto dare dignità e senso di continuità, senza dimenticare le novità che contraddistinguono le edizioni, ad una manifestazione che porta in sé tanti significati, attraverso iniziative ed appuntamenti di un certo valore, come due mostre e laboratori che hanno coinvolto molti bambini».
Presenti alla conferenza i due organizzatori delle due mostre organizzate in occasione del carnevale, il presidente del CICRES, che ha parlato della mostra ubicata presso l'ex Chiesa di San Francesco, «nata dall'intento di far conoscere a tutti, soprattutto i bambini, le nostre maschere tipiche di Corato, i panzoni, gli sceriffi e le vecchiaredde. La consapevolezza che il Carnevale sia anche magia, colore, euforia, voglia di rivelarsi ha ispirato la mostra organizzata dall'associazione Il Tempio di Serapide, presso il Salone delle Trifore dell'Incoronata. «Gli abiti nascono da materiali trovati in vecchi bauli, mostrano eleganza, raffinatezza, colore ed estrosità, ma al tempo stesso lo spirito di collaborazione nella realizzazione degli stessi» – afferma la dott.ssa Annamaria Lamonica.
Il Carnevale è anche e soprattutto spirito di collaborazione, lavoro di squadra e voglia di far partecipare tutti, nessuno escluso. Il Carnevale è mostrare una diversità da ciò che si mostra quotidianamente e, al tempo stesso, un'identità nascosta. Questo è lo spirito che ha spinto i ragazzi del Liceo Artistico Stupor Mundi, coordinati dalla professoressa Monica Tommasicchio e dal dirigente scolastico Savino Gallo, presenti alla conferenza, a rappresentare i concetti di inclusione e diversità attraverso la realizzazione di una maschera raffigurante un volto distorto, «perché il Carnevale racchiude il senso della distorsione e il vedere tutto alla rovescia».
Tra i partecipanti di questa edizione, il dottor Campanale, presidente dei Padri Trinitari di Venosa, un centro di riabilitazione e formazione per persone affette da disabilità. «Dietro la nostra partecipazione, c'è un attento lavoro di artigianato nella realizzazione del carro, ad opera di fabbri e falegnami che hanno lavorato con impegno. Anche le coreografie sono state curate da insegnanti esperti di musicoterapia».
A chiudere la conferenza, i diversi partecipanti al Carnevale, appartenete al mondo della scuola. Il Fornelli, sempre presente in questi 40 anni del carnevale; il Battisti – Giovanni XXIII, che ha deciso di ispirarsi al concetto di cultura ripreso in occasione della scelta di fare Matera Capitale della Cultura 2019 e al fenomeno della transumanza; il Tattoli – De Gasperi che ha visto la collaborazione con il CICRES riprendendo la maschero degli sceriffi; l'Oriani – Tandoi che ha volto ricordare le partecipazioni storiche della scuola alle diverse edizioni del Carnevale; il Tannoia, che ha scelta del tema del western di Sergio Leone; a concludere il Liceo Scientifico con la figura dei giullari.
Un folto programma presentato ieri in conferenza stampa, nella Sala Verde del Palazzo di Città, dal presidente della Proloco Gerardo Strippoli accompagnato da Pierluigi Auricchio, che vedremo sul palco durante le manifestazioni.
La novità principale di quest'anno, il cambio del punto di partenza; rispetto agli anni precedenti, in cui il punto di ritrovo era da Piazza XI Febbraio, ora sarà in Via Lama di Grazia, ritenuta ampia per consentire il giusto ritrovo. Gli accessi saranno Via vecchia Bisceglie, Via Mangilli e via Degli Orti, mentre Via Vasari sarà chiusa al suo accesso, per poi proseguire lungo il percorso che sarà reso noto attraverso la pubblicazione di una mappa online.
«Il Carnevale è da sempre stato considerato una tappa fondamentale per la nostra tradizione. Dal 1978, anno in cui è nato come un modo per allontanare forme di vandalismo e teppismo. – spiega Gerardo Strippoli – Abbiamo sempre volto dare dignità e senso di continuità, senza dimenticare le novità che contraddistinguono le edizioni, ad una manifestazione che porta in sé tanti significati, attraverso iniziative ed appuntamenti di un certo valore, come due mostre e laboratori che hanno coinvolto molti bambini».
Presenti alla conferenza i due organizzatori delle due mostre organizzate in occasione del carnevale, il presidente del CICRES, che ha parlato della mostra ubicata presso l'ex Chiesa di San Francesco, «nata dall'intento di far conoscere a tutti, soprattutto i bambini, le nostre maschere tipiche di Corato, i panzoni, gli sceriffi e le vecchiaredde. La consapevolezza che il Carnevale sia anche magia, colore, euforia, voglia di rivelarsi ha ispirato la mostra organizzata dall'associazione Il Tempio di Serapide, presso il Salone delle Trifore dell'Incoronata. «Gli abiti nascono da materiali trovati in vecchi bauli, mostrano eleganza, raffinatezza, colore ed estrosità, ma al tempo stesso lo spirito di collaborazione nella realizzazione degli stessi» – afferma la dott.ssa Annamaria Lamonica.
Il Carnevale è anche e soprattutto spirito di collaborazione, lavoro di squadra e voglia di far partecipare tutti, nessuno escluso. Il Carnevale è mostrare una diversità da ciò che si mostra quotidianamente e, al tempo stesso, un'identità nascosta. Questo è lo spirito che ha spinto i ragazzi del Liceo Artistico Stupor Mundi, coordinati dalla professoressa Monica Tommasicchio e dal dirigente scolastico Savino Gallo, presenti alla conferenza, a rappresentare i concetti di inclusione e diversità attraverso la realizzazione di una maschera raffigurante un volto distorto, «perché il Carnevale racchiude il senso della distorsione e il vedere tutto alla rovescia».
Tra i partecipanti di questa edizione, il dottor Campanale, presidente dei Padri Trinitari di Venosa, un centro di riabilitazione e formazione per persone affette da disabilità. «Dietro la nostra partecipazione, c'è un attento lavoro di artigianato nella realizzazione del carro, ad opera di fabbri e falegnami che hanno lavorato con impegno. Anche le coreografie sono state curate da insegnanti esperti di musicoterapia».
A chiudere la conferenza, i diversi partecipanti al Carnevale, appartenete al mondo della scuola. Il Fornelli, sempre presente in questi 40 anni del carnevale; il Battisti – Giovanni XXIII, che ha deciso di ispirarsi al concetto di cultura ripreso in occasione della scelta di fare Matera Capitale della Cultura 2019 e al fenomeno della transumanza; il Tattoli – De Gasperi che ha visto la collaborazione con il CICRES riprendendo la maschero degli sceriffi; l'Oriani – Tandoi che ha volto ricordare le partecipazioni storiche della scuola alle diverse edizioni del Carnevale; il Tannoia, che ha scelta del tema del western di Sergio Leone; a concludere il Liceo Scientifico con la figura dei giullari.