Corato a spicchi, luci ed ombre per le nostre compagini

Bene la Matteotti al Palalosito contro Mesagne, harakiri Corato contro la cenerentola Pozzuoli

lunedì 27 febbraio 2023 1.55
A cura di Stefano Procacci
Bava Virtus Pozzuoli - Adriatica Industriale Basket Corato 66-56

Brutta battuta d'arresto per il Basket Corato, che nella ventunesima giornata di Serie B, incappa in una clamorosa sconfitta in quel di Pozzuoli. In un Pala Trincone a porte chiuse la Virtus, che in venti partite aveva totalizzato altrettante sconfitte, mai aveva subito meno di 72 punti, ma soprattutto, mai aveva vinto. I neroverdi però nella prestazione più opaca di tutta la stagione, ne realizzano solo 56, con un dato su tutti significativo: il 4 su 25 da oltre l'arco, certificato di un match approcciato male, finito peggio.

A dire il vero Pozzuoli aveva già cominciato a mostrare i primi segnali (tardivi) di ripresa, quando la settimana scorsa ha fatto tremare la capolista Ruvo a domicilio. In settimana poi l'arrivo di coach Sorgentone, navigato allenatore tra A2 e B, ha dato una scossa all'ambiente, ma nessuno poteva aspettarsi questo risultato.

La sconfitta rischia di vanificare la rincorsa iniziata nel girone di ritorno, che aveva portato i neroverdi in linea di galleggiamento con la quintultima, ora di nuovo a -2 (Sala Consilina corsara a Taranto, nell'altro risultato clamoroso di giornata).

L'inaspettato k.o. non deve però scoraggiare il collettivo di coach Putignano: Stella e compagni potranno rifarsi già domenica prossima, quando al Pala Losito (dove Corato ha inanellato tre vittorie di fila) arriverà Cassino.

TABELLINI:

Pozzuoli: Thiam 7, Mehmedoviq 13, Greggi 9, Cucco 7, Lucarelli 10, Miaffo 2, Spinelli 7, Simonetti 11, Aiello n.e., Mutombo n.e., Scotto n.e.

Corato: Infante 10, Battaglia 4, Artioli 13, Boev 12, Idiaru 2, Trunic 4, Mrgic, Stella 5, Del Tedesco 3, Gambarota 3, Sgarlato n.e.



Nuova Matteotti Corato - Mesagne 68-62

Nella nona giornata di ritorno, con Lucera che guadagna con tre giornate d'anticipo la promozione in Serie B (nonostante la sconfitta di Bari), la Matteotti vince di carattere una spinosa partita contro Mesagne con il punteggio di 68-62.

L'undicesima affermazione stagionale, la terza di fila, permette agli uomini di coach Sandro Di Salvatore di blindare quantomeno il settimo posto in classifica e giocarsi fino all'ultima giornata il sesto posto con Monteroni, ora a pari punti e avversaria della NMC nell'ultima giornata di regular season.

Contro Mesagne, davanti ad un'ottima cornice di pubblico, la Matteotti soffre ma vince, grazie ad un'ottima prova collettiva ed una difesa granitica.

Primo quarto di marca brindisina con un 1-12 di parziale a metà tempo che mette subito la gara in salita per i coratini (7-16). Razic e Gatta riducono il passivo a ridosso della prima pausa: 12-16.

Inizio secondo quarto con Crovace sugli scudi, che allunga sino al +9, ma la NMC non ci sta e ricuce il gap con un importante parziale di 12-4 che rimette le squadre in parità. Dopo l'effimero nuovo vantaggio mesagnese, ecco Giovara, Olocco e Razic che firmano il 35-29 dell'intervallo lungo.

Al rientro in campo, grazie ad una fantastica fase difensiva, NMC amministra e tocca più volte i quattro possessi di vantaggio: proprio un canestro di Olocco a fine tempo, permette a Razic e co. di chiudere sul 51-39 al 30'.

Ultimi decisivi minuti di gara: black-out Matteotti, che per alcuni minuti non trova il fondo della retìna, ne approfittano i "gialli", che con Budrys e Ranitovic confezionano un mega break di 0-13, che vale il 55-58. A 180" dal termine è Gatta a trascinare i suoi: due sue bombe consecutive più Paulauskas valgono il contro break di 9-0 che indirizza il match. Nel combattutissimo finale, biancoblu freddi dalla lunetta fino al 68-65.

A due giornate dal termine della regular season, la Matteotti ha centrato l'obiettivo stagionale, vale a dire un buon piazzamento play-off. Ora la complicata trasferta di Mola, poi Monteroni, per conquistare un sesto posto che vorrebbe dire affrontare ai quarti una tra Brindisi, Molfetta e Mola.