Affaire giunta, il centrodestra si divide sulla riconferma degli eletti

Pugno duro dell'UDC che fa quadrato attorno a Scaringella. Amorese chiede la riconferma di Nesta

mercoledì 18 aprile 2018 19.57
A cura di Giuseppe Di Bisceglie
Se qualcuno si aspettava che con la consegna delle dimissioni di tutti gli assessori la crisi amministrativa potesse definirsi ufficialmente superata si sbagliava di grosso.

In questi giorni si stanno susseguendo a Palazzo di Città una serie di riunioni tra le forze di centrodestra per risolvere la questione giunta e capire come risistemare le rappresentanze (leggasi poltrone) così da poter chiudere il quinquennio Mazzilli in tranquillità.

Tra pochi giorni si tornerà in consiglio ma ancora non si ha traccia della nomina dei nuovi assessori, anche perché il tavolo di discussione è ancora aperto e particolarmente vivace.

Se da un lato c'è chi già ha deciso di portare nomi nuovi per l'incarico di assessore (Tedeschi ha speso il nome del suo coordinatore di partito Pasquale Tarricone, per i lavori pubblici e per la Puglia Prima di tutto il nome in pole position sembra essere quello dell'ex consigliere comunale Luigi Menduni), ci sono espressioni della maggioranza che puntano alla riconferma degli eletti.

L'UDC sembra ferma nel voler riconfermare l'ex vice sindaco Francesco Scaringella; sulla stessa linea, seppur più morbida, anche il consigliere di Città Nuova Angelo Amorese che punta alla riconferma di Gaetano Nesta. E, forse, è proprio questa posizione ad aver creato la frizione interna a Città Nuova con il consigliere Giuseppe D'Introno che ha scelto di abbandonare il gruppo e aderire al gruppo misto (la comunicazione avverrà nel consiglio comunale del 23 aprile).

Ci sono forze politiche che gradirebbero, però, un rinnovo totale della giunta. In particolare Direzione Italia insiste verso questa direzione, non foss'altro per ribadire le motivazioni che hanno portato alle dimissioni dell'assessore Perrone ossia un passo indietro per consentire un percorso unitario del centrodestra in vista delle prossime elezioni.

Dello stesso avviso è il partito di Forza Italia che, seppur ha dichiarato di rimanere all'opposizione, si è altresì dichiarato disponibile a sostenere alcuni punti concordati.

Ed è proprio Forza Italia, in sede di delegazione, ad aver presentato un documento in cui evidenzia la propria idea di un rinnovo totale della giunta. Mantenere in carica i due assessori "eletti", infatti, significherebbe chiedere a Forza Italia di dimenticare totalmente quel passato che vide rimossa dal suo incarico assessorile anche l' "eletta" Lorena Mangione. Un passaggio inaccettabile per un partito che ha scelto di non sostenere più Mazzilli a seguito di questo strappo.

Nel documento presentato da Forza Italia si rimarcano pesanti critiche all'operato dell'amministrazione Mazzilli ma si ribadisce, in ragione di una visione unitaria futura del centrodestra, la disponibilità ad un "appoggio esterno", ad una linea più morbida strettamente correlata alla condivisione di alcuni punti programmatici. Insomma, una linea molto simile a quella adottata da Direzione Italia. Ed è la stessa linea che potrebbe essere adottata dall'UDC qualora, dalla riunione prevista per questa sera, Mazzilli decidesse di non confermare Francesco Scaringella come assessore.

Insomma, in una maggioranza in bilico che si sostiene su ben 7 gruppi consiliari, ci sono almeno tre posizioni diverse.

Da un lato c'è chi ha deciso di rimpiazzare gli assessori (Forza della Libertà e La Puglia prima di tutto per un totale di 2 consiglieri), dall'altro c'è chi prova a resistere nel voler confermare il proprio assessore uscente (Città Nuova con il suo consigliere); dall'altro chi chiede la revisione totale (Direzione Italia e Forza Italia), dall'altro chi pone come condizione indispensabile la conferma del proprio assessore uscente (UDC coi suoi due consiglieri) ed ancora chi stigmatizza la lentezza nella ricerca della quadra (Fabrizio Ventura). Per non parlare di Caputo, che ha perso da tempo il suo ruolo di 13esimo, che in una intervista ha dichiarato la sua contrarietà alla revisione totale.

Insomma, un quadro tutt'altro che lineare. Staremo ancora una volta a vedere.