Consiglio Comunale, in aula per la seconda convocazione. I lavori in diretta testuale

Attesa per eventuali comunicazioni del sindaco

giovedì 25 luglio 2019 10.00
Proteste da parte dell'opposizione per la scelta del presidente dell'assemblea di sospendere i lavori senza consentire repliche.

Terzo Scrutinio: Fumata nera. Non c'è il presidente del consiglio comunale. 9 Diaferia, 5 Lenoci, 1 Longo, 8 bianche.

Secondo scrutinio: Ancora fumata nera. Diverse le nulle con i nomi di Pino Roselli, Pasquale Pomodoro. Bianche 12, Diaferia 8, Longo 1, Nulle 2. Si passa al terzo scrutinio, in cui è richiesta la maggioranza semplice dei voti.

Primo scrutinio: Fumata nera al primo scrutinio per l'elezione del presidente del consiglio comunale. Nove voti per Gabriele Diaferia, bianche 12, nulle 2 (voti Gino Perrone e Totti). Si passa alla seconda votazione

De Benedittis: «Individuiamo un consigliere rappresentativo di tutti per poter eleggere il presidente già al primo scrutinio»

SECONDO PUNTO: Si procede all'elezione del presidente del consiglio comunale. Si tratta del punto più importante della giornata. Si procederà a votazione segreta. È necessario che il presidente raggiunga i due terzi dei voti dell'assemblea. Se non si raggiunge la maggioranza al primo scrutinio si procede a seconda votazione con lo stesso quorum. In caso neanche in seconda votazione si raggiunga il quorum si procede ad una terza votazione con quorum uguale alla maggioranza dei consiglieri. Se anche in terza votazione il presidente del consiglio comunale non viene eletto, il consiglio comunale viene aggiornato a nuova seduta da convocarsi entro 10 giorni.

Per tutti i consiglieri comunali, il consiglio ha votato la compatibilità e l'eleggibilità.

Si procede alla surroga del consigliere dimissionario Claudio Amorese. Il consigliere subentrante è Graziella Valente. Si procederà anche per lei alla votazione per eleggibilità e compatibilità.

Dopo la votazione segreta si procede allo scrutinio: per 5 consiglieri di opposizione Miccoli è ineleggibile. 17 sono i sì. Leonardo Miccoli è ritenuto eleggibile dal consiglio comunale. Prima dimostrazione di frammentazione delle opposizioni.

Si sta procedendo all'unica votazione a scrutinio segreto in merito all'eleggibilità e compatibilità del consigliere di Direzione Italia Leonardo Miccoli.

I consiglieri comunali stanno procedendo alla votazione di eleggibilità e compatibilità dei singoli consiglieri.

Per la valutazione dell'eleggibilità del consigliere Miccoli si procederà a votazione segreta. Per gli altri consiglieri si procederà a votazione palese.

SINDACO: «Nel caso di passaggio di Asipu in Sanb, imminente, Miccoli lascerà l'Asipu per entrare in SANB»

De Benedittis al suo primo intervento: «Ho fatto ricerche sull'argomento, seppur nell'imbarazzo e disagio nel dover trattare argomenti che riguardano le persone. Quanto diceva Tatò l'ho riscontrato anche io. Ho riscontrato, però, anche che l'incompatibilità e prima ancora l'ineleggibilità ad una carica pubblica è determinata dalla posizione apicale che si occupa all'interno di una azienda pubblica. Il margine di valutazione è dato dal fatto che si deve valutare cosa è apicale. Certamente in soccorso giungono i contratti. Ci sono sentenze della Corte di Cassazione che dicono che anche casi di cittadini inquadrati con livelli più alti sono stati dichiarati eleggibili; è anche vero che, in campo giurisprudenziale si dice che l'apicalità all'interno di una azienda pubblica non è dato solo dall'inquadramento contrattuale ma anche dalla tipologia di azienda e dalla consistenza che questa azienda ha all'interno del contesto della città. Qui si apre il territorio delle interpretazioni che in questa sede sono di carattere politico. Quale presenza, in relazione alla cittadinanza e in relazione all'azienda Asipu, può di fatto esercitare il consigliere Miccoli? Può esercitare una influenza? Ci può essere serenità rispetto alla compatibilità per il prosieguo futuro?». E conclude con il ricordo di alcuni consiglieri comunali: Vito Antonio Abbattista, consigliere comunale negli anni '50, rappresentante delle lotte bracciantili in Corato, e Pasquale Lops e Domenico Calvi.

Il sindaco interviene per la prima volta in aula in risposta a Bovino: «Verificherò di persona»

Bovino: «Sono contento che, almeno a vostro giudizio, Miccoli possa svolgere serenamente il suo mandato. Al di là degli aspetti formali, sta al sindaco caricarsi di responsabilità affinché queste situazioni possano incidere su una azione piena e fluida del suo mandato».

Tatò: «A nostro avviso il consigliere Miccoli Leonardo non si trova in caso di ineleggibilità. Il diritto di elettorale passivo è garantito dall'art. 2 della Costituzione». L'intervento di Tatò strettamente tecnico e di carattere giuridico, fa riferimento a varie sentenze della Cassazione. Un intervento in linea con la professione di avvocato svolto dal capogruppo di Direzione Italia. Una vera e propria memoria difensiva in soccorso al collega di partito che, secondo Tatò, «Non ha funzioni di amministratore o rappresentante dell'azienda comunale» e pertanto non ci sono motivazioni di ineleggibilità.

Bovino: «Per una chiarezza di azione chiedo se è possibile chi sono le persone che non hanno presentato la dichiarazione circa la presenza di causa di incompatibilità ed ineleggibilità essendo una autocertificazione. Mio intervento è a nome dell'opposizione». Il segretario spiega che la dichiarazione non è giunta dai consiglieri Amorese, Sannicandro, Porro e Mastrodonato. Bovino chiede se gli uffici hanno proceduto a verificare eventuali profili circa l'eleggibilità del consigliere Miccoli (dipendente Asipu). Il segretario dichiara che, a seguito di quanto dichiarato dal consigliere Miccoli nel certificato, non ha rilevato profili di ineleggibilità. Sarà il consiglio comunale ad esprimersi.
Bovino richiede che si continui con l'approfondimento circa il caso del consigliere Leonardo Miccoli.

Il primo intervento del nuovo consiglio comunale è quello di Vito Bovino che si appella al presidente del consiglio per essere passato direttamente alla trattazione dell'ordine del giorno. Il presidente non consente l'intervento di Bovino e rimanda eventuali dichiarazioni dopo la definizione della procedura.

Si passa al primo punto all'ordine del giorno: convalida degli eletti ed eventuale surroga.

Ore 10.27: Il segretario generale procede all'appello dei presenti. Assenti i consiglieri Claudio Amorese, Paolo Loizzo.
Ore 10.25: Sul banco del sindaco c'è la fascia tricolore. La indosserà nel momento del giuramento davanti all'assemblea.

Ore 10.23: Il sindaco è arrivato in aula. Con lui i consiglieri comunali di maggioranza che hanno preso posto sugli scranni. I consiglieri di opposizione, primi ad arrivare in aula, dialogano tra di loro.

C'è grande attesa per il consiglio comunale di questa mattina. Sarà il banco di prova decisivo per testare la salute della maggioranza e soprattutto per verificare le intenzioni del sindaco in merito alle sue dimissioni, protocollate tre giorni fa.

Nella serata di ieri c'è stata una riunione tra il sindaco e le forze politiche che dovrebbero sostenerlo. Una riunione nella quale sono state ribadite le varie posizioni e dalla quale sembrerebbe non sia emersa una totale sintesi.

Seguiremo in diretta testuale i lavori del consiglio, il cui punto culmine è l'elezione del presidente del consiglio comunale.