Covid, il Governo autorizza le visite nelle Rsa. Ecco come

Il ministro Speranza: «Segnale importante per tutta l'Italia»

lunedì 10 maggio 2021
A cura di La Redazione
«Ho firmato l'ordinanza che consentirà le visite in piena sicurezza in tutte le Rsa». Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato l'Ordinanza che permette la visita di familiari e visitatori in tutte le strutture residenziali sanitarie e socio-sanitarie nel rispetto delle indicazione formulate nel documento "Modalità di accesso/uscita di ospiti e visitatori presso le strutture residenziali della rete territoriale", elaborato con Regioni e Comitato tecnico scientifico.

«Ringrazio le Regioni e il Comitato Tecnico Scientifico che hanno lavorato in sintonia con il Ministero della Salute per conseguire questo importante risultato. È ancora necessario mantenere la massima attenzione e rispettare le regole e i protocolli previsti, ma condividiamo la gioia di chi potrà finalmente rivedere i propri cari dopo la distanza indispensabile per proteggerli».

Programmazione visite

La programmazione delle visite deve considerare le condizioni dell'ospite e del visitatore, nonché le caratteristiche logistiche della struttura e deve tenere in debita considerazione anche i bisogni psicologici, affettivi, educativi e formativi degli ospiti. Va assicurata la possibilità di dare continuità al sostegno e supporto affettivo degli ospiti attraverso videochiamate o altre forme di collegamento da remoto.

Modalità d'ingresso

Come specifica il documento del Ministero Salute, l'ingresso nelle Rsa è consentito solo a visitatori in possesso di Certificazione Verde Covid-19. Il certificato verde, valido solo per l'Italia, è in vigore dal 26 aprile e consiste in uno dei tre documenti che provano i requisiti necessari: l'essere stati vaccinati (ciclo completo) entro i sei mesi precedenti; essere guariti dal Covid (validità 6 mesi dalla data di fine isolamento); avere fatto un tampone molecolare o test rapido negativo non più di 48 ore prima.

Le Certificazioni - si legge - fatto salvo diversa successiva indicazione normativa nazionale, possono essere utile strumento di orientamento alla regolamentazione di visite e uscite programmate, compatibilmente alla situazione locale e alla specificità di servizi e strutture che possono accogliere utenti con diverso grado di fragilità e rischio trasmissione infettiva. Ma la certificazione non sostituisce il rispetto delle misure di prevenzione e contrasto della diffusione del contagio.

I contatti fisici sono ammessi solo se sia il visitatore che il paziente sono vaccinati o guariti da non più di 6 mesi. Le uniche eccezioni, per esempio se vi è una controindicazione alla vaccinazione, devono essere specificate e motivate dalla Direzione sanitaria della struttura o dal medico curante.

Gli accessi riguardano di norma non più di due visitatori per degente, per una durata definita. Sconsigliato portare nelle Rsa bambini sotto i 6 anni.

Misure di protezione individuale

Il visitatore, oltre a igienizzare le mani all'ingresso e all'uscita dalla struttura, deve indossare una mascherina Ffp2 o superiore. All'ingresso viene inoltre misurata la temperatura corporea. Non è possibile introdurre oggetti o alimenti portati da casa, se non in accordo con la struttura (ma comunque solo oggetti sanificabili secondo le procedure ordinarie). Anche l'ospite indosserà i dispositivi di protezione in base al livello di rischio (Ffp2 o superiore), laddove possibile.

Le visite devono essere organizzate in modo da evitare assembramenti di persone assicurando sempre il mantenimento di almeno un metro di separazione tra visitatori (estendibile fino a 2 metri), ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi.

Spazi

Il documento raccomanda di prediligere spazi aperti e allo scopo dedicati. Per incontri avviene al chiuso, la struttura deve individuare locali ampi e arieggiati, con finestre e porte aperte. In ogni caso, negli spazi degli incontri deve essere vigilato l'adeguato distanziamento tra visitatore e ospite e quello fra gruppi familiari diversi contemporaneamente presenti, avendo cura di garantire riservatezza e intimità a familiari e ospiti.

Rientri in famiglia e uscite programmate

​Possibilità di uscite programmate e rientri in famiglia per gli ospiti delle Rsa, nel rispetto di una specifica regolamentazione da parte dei responsabili, anche in ordine alla stabilità clinica del residente e del suo livello di autonomia e fragilità, nonché per specifiche esigenze riabilitative.

Ingresso di nuovi ospiti

L'accoglimento di nuovi ospiti è permesso solo nelle strutture Covid-free. Se nell'hospice sono presenti soggetti positivi, l'accoglimento è ammesso solo nel caso sia possibile una netta separazione delle attività. Nelle strutture con più del 95% di degenti vaccinati, i nuovi ospiti (vaccinati con ciclo completo) non sono soggetti a quarantena all'ingresso né a test di ingresso, ma solo a uno screening periodico. I nuovi ospiti con protezione vaccinale parziale potranno programmare nella struttura la seconda dose, non avranno quarantena all'ingresso ma un test iniziale e dopo 7 giorni e poi lo screening periodico. I nuovi ospiti non vaccinati, ma guariti da Covid da non più di sei mesi, non avranno né quarantena né test all'ingresso, ma al termine dei 90 giorni è prevista la programmazione di una singola dose vaccinale. Infine, i nuovi ospiti non vaccinati né guariti avranno un periodo di quarantena di 10 giorni, un test all'ingresso e a 10 giorni e la programmazione tempestiva della prima dose di vaccino.

Il provvedimento ha validità immediata e durerà fino al 30 luglio. "Le misure per l'accesso di familiari e visitatori a strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, strutture residenziali di assistenza sociosanitaria riabilitazione e lungodegenza e strutture residenziali socio-assistenziali, potranno essere rimodulate in base all'evoluzione dello scenario epidemiologico anche in senso più restrittivo dal direttore sanitario o l'autorità sanitaria" chiosa il documento firmato da Speranza.