Elementi ambigui negli scritti, frena la Canonizzazione di Luisa Piccarreta

A stabilirlo è la Congregazione per la Dottrina della Fede

sabato 7 marzo 2020 14.00
A cura di Tiziana Di Gravina
Ambiguità ed elementi equivoci negli scritti di Luisa Piccarreta frenano il processo di canonizzazione della Serva di Dio, determinando un allungamento dei tempo e la necessità di ulteriori approfondimenti.

A stabilirlo è la Congregazione per la Dottrina della Fede che evidenzia come la prosecuzione della Causa di beatificazione della Serva di Dio per la verifica della esemplarità di condotta di vita e dell'esercizio eroico delle virtù, non può non tener conto del fatto che i suoi scritti presentano tali ambiguità ed elementi equivoci.

«Non è quindi possibile, allo stato attuale, presentare il messaggio di tali scritti senza una ulteriore competente valutazione, che richiederà molto tempo per la rilevanza dei temi toccati e l'estensione dei testi da esaminare» - la decisione della Congregazione, riferita dall'Arcivescovo Mons. Leonardo D'Ascenzo nel documento ufficiale in cui propone indicazioni e prospettive.

Testo che spiega nel dettaglio quanto già annunciato da Mons. D'Ascenzo in occasione della celebrazione del 73° anniversario della morte della Serva di Dio Luisa Piccarreta, lo scorso 4 marzo.

Il lungo e complesso lavoro di trascrizione critica degli originali manoscritti dei quaderni del Diario ad opera dell'Associazione Luisa Piccarreta — P.F.D.V., che ha visto operare una equipe di esperti per quasi cinque anni, ha consegnato un testo fedele all'originale, così come auspicato della Congregazione delle Cause dei Santi. «Esso tuttavia segna il punto da cui ripartire» - indica D'Ascenzo invitando a sostenere l'ulteriore studio di approfondimento con la preghiera e la disponibilità di risorse.

«Si deve comprendere – spiega l'arcivescovo - che la Serva di Dio ha scritto in obbedienza per comunicare prima di tutto una esperienza e una conoscenza a lei interiori e lo ha fatto con le sue capacità proprie.

I suoi scritti presentano passaggi con delle criticità teologiche oltre che ortografiche. Alcune pagine rimandano chiaramente a conoscenze del suo tempo e quindi non sarebbe corretto trasporre tali affermazioni in modo pedissequo ai nostri giorni senza creare ambiguità e anacronismi.

Lo affermava già S. Annibale, raccogliendo il pieno consenso della Piccarreta, quando riferendosi al "lavoro indispensabile" di revisione degli scritti diceva che "ci sono punti che per quanto veri e santi guardati con lo spirito e con la santa semplicità, pure si urterebbe con la prudenza a pubblicarli" (Lettera del 23 febbraio 1927)» - precisa Mons. D'Ascenzo che si esprime anche in merito ad «Una semplicistica e scriteriata diffusione degli scritti della Serva di Dio - quando addirittura una loro manipolazione e traduzione arbitraria in altre lingue - ha incontrato il favore e il sostegno di persone, realtà, e gruppi che non hanno operato per consegnare pubblicazioni corredate dalla necessaria introduzione e contestualizzazione di quelle pagine di mistica, esponendo in taluni casi i lettori alla possibilità di soggettive interpretazioni».

Alla luce del mancato nulla osta alla causa di canonizzazione stabilito dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, Mons. D'Ascenzo invita ad una maggior attenzione nella lettura e interpretazione degli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta e incoraggia le realtà aggregative che abbiano ricevuto un riconoscimento canonico, conservando la propria autonomia giuridica, operativa, territoriale e patrimoniale, ad aderire alla "Famiglia del Divin Volere" istituita dall'Associazione Luisa Piccarreta - P.F.D.V. di Corato.

«Dall'attività dell'Associazione pubblica di fedeli "Luisa Piccarreta - P.F.D.V." di Corato ho potuto conoscere la sorprendente diffusione degli scritti della Serva di Dio in tante parti del mondo, delle visite dei fedeli ai luoghi della Piccarreta e della fitta rete di gruppi presenti in vari paesi. Sono positivamente meravigliato dal fervore di questa grande realtà. Incoraggio tutti a proseguire su questa via così ricca e proficua per la santità» - l'osservazione dell'Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie.