Fiero del Libro, i desideri di nostalgia e luce diventano parole

Questa sera sul piazzale antistante il Teatro Comunale

giovedì 22 luglio 2021 00.15
Con Fiero del Libro i desideri diventano parole. Giunto alla suo decimo anno, Il Festival Letterario di Corato, si snoderà in dieci incontri per raccontare la voglia e il bisogno di ripartire, attraverso un decalogo di desideri da accendere, partendo dalla nostalgia, per poi ritrovarsi intorno a un desiderio di luce, e così via via continuando con un desiderio di libertà, di tempo restituito, di verità, d'amore, di sviluppo, di scoperta e di felicità.

Il piazzale antistante al Teatro Comunale in Piazza Marconi diventa palcoscenico per sogni e desideri da declamare e condividere con figure d'eccellenza di Corato, tra docenti, formatori, studiosi, imprenditori, poeti, scrittori, attori, artisti, giovani e bambini. Dai libri letti dagli attori del gruppo Arca di Corato all'epilogo affidato ai giornalisti locali a cui spetterà l'onere e l'onore di raccontare la loro speciale e specifica visione del bisogno di esprimere desideri, oggi, nel momento straordinario che stiamo vivendo.

Questa sera alle 20.00 saranno due i desideri da esprimere.

Un desiderio di nostalgia vedrà il prologo affidato a Cataldo Tommasicchio, con letture tratte da "E la chiamano estate" di Valentino Losito e "Una storia qualunque" di Antonio Montrone. Epilogo affidato al giornalista Franco Tempesta.

Un desiderio di luce vedrà il prologo di Franco Leone, con letture tratte dai testi "La luce della speranza" di Enzo Quarto e "Fotosofia-Maestraluce" di Giuseppe Tricarico. Epilogo affidato al direttore del VivaNetwork, Giuseppe Di Bisceglie.