Giocattoli come sculture, ad Ostuni l'opera di Vincenzo Mascoli

La mostra si conclude domani

lunedì 24 aprile 2017 15.17
L'estro e la creatività dell'artista coratino Vincenzo Mascoli conquista anche la città di Ostuni che, sino a domani, ospiterà la mostra "Sculpture" nella chiesa di San Vito Martire che è anche sede del museo di civiltà preclassiche della Murgia meridionale.

L'idea di "Sculpture" si concretizza intorno al mito del minotauro.

Il mito è rivisitato e capovolto, visto dalla parte del minotauro che viene rappresentato come "l'innocente colpevole", infelice perchè 'non puo' capire fino in fondo i suoi sentimenti e ciò che lo circonda. Si trasforma così in una vittima, isolato poichè diverso, prigioniero del labirinto.

La struttura dell'opera ben si coniuga con la vita stessa di ogni essere vivente, l'infelicità ed il desiderio di liberarsi da ogni prigione, di ritrovare la libertà ,ritornare ad essere più buoni, più ingenui ed anche un po' bambini.

La scenografia dell'artista poliedrico Vincenzo Mascoli sottolinea, con l'installazione delle sue opere nella splendida cornice del Museo Civico di Ostuni, nella Chiesa di San Vito Martire, questo anelare all'infanzia perduta e ritrovata, questa apparente semplicità che aspira al divino, all'alto e che si eleva attraverso forme ludiche.

L'immagine è pura illusione o semplice realtà?

Da dove nasce l'idea di Sculpture?
Sono sempre stato geloso di cose inutili, di oggetti inutili, sono sempre stato attratto dal racconto e da come il racconto diventasse scena diventasse storia. Ero quello strano da piccolo perché collezionavo giocattoli rotti, erano i miei racconti erano i mie compagni. Mi piace ascoltare la politica raccontata da un fruttivendolo, concetti di economia da un contadino o lezioni di civiltà da un ex detenuto, mi piace non avere certezze convinto che in fondo non esistono le certezze. Amo le cose sporche o sporcate dalla vita credo che siano la realtà che ci appartiene e credo che su questo nasce il mio nuovo progetto Sculpture.

C'è stato un episodio in particolare che l'ha ispirata?
L'idea è nata quando ho visto un bambino cjhe gettava un enorme topolino gigante accompagnandolo accanto ad un cassonetto dei rifiuti. Era triste. Gli ho chiesto: "perchè lo butti "? E mi ha risposto: "ormai non mi serve più". Mi son fatto raccontare la sua storia e l'ho accolto io quasi emozionato. Sapevo di custodire un racconto una storia unica parte di un percorso di vita. Adesso quei giocattoli si trasformano; li incapsulo con la mia tecnica e accanto ci metto il loro racconto. Dell'inutile mi piace pensare che si trasformi in qualcosa di unico in qualcosa da poter custodire a vita.
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