Infermieri e operatori no vax, Regione Puglia chiede gli elenchi alle Asl

Il Governo stabilisce la sospensione non retribuita o lo svolgimento di altri compiti per gli operatori che hanno rifiutato il vaccino

martedì 6 aprile 2021
Il dipartimento Salute della Regione Puglia ha chiesto alle Asl, agli Ordini professionali dei medici e degli infermieri di trasmettere le liste degli operatori sanitari in modo tale da ottenere i nominativi di chi ha rifiutato il vaccino anti Covid. Un'azione necessaria per ottemperare a quanto previsto dal comma 3 dell'articolo 4 del decreto legge n.44/2021 del primo aprile scorso.

«Gli Ordini professionali territorialmente competenti – si legge nella circolare firmata dal direttore Montanaro – e tutti i datori di lavoro degli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie, socio-assistenziali, pubbliche o private, nelle farmacie, parafarmacie e negli studi professionali devono trasmettere gli elenchi di rispettiva competenza. Gli elenchi trasmessi dovranno contenere tutti i dati richiesti ai fini della gestione degli adempimenti richiesti dalla norma».

«Il decreto stabilisce che gli operatori che non si vaccinano non potranno esercitare la professione e dovranno essere destinati a svolgere altri compiti. Se non ci dovessero essere mansioni alternative, scatterà l'immediata sospensione non retribuita. La sospensione finirà solo una volta effettuata la vaccinazione».

Gli elenchi dovranno essere trasmessi entro il 6 aprile. La società InnovaPuglia spa effettuerà automaticamente la verifica dello stato vaccinale di ciascuno dei soggetti contenuti negli elenchi e produrrà in favore della Sezione Promozione della Salute e del Benessere della Regione Puglia, uno o più fogli elettronici – suddivisi per ASL di residenza del soggetto – criptati e protetti da password con l'elenco dei soggetti che, alla data dell'elaborazione, non risultino aver effettuato la vaccinazione anti SARS-CoV-2.

Tali elenchi saranno resi disponibili dalla Sezione Promozione della Salute e del Benessere, sempre mediante file criptati e protetti da password al direttore sanitario dell'Asl territorialmente competente, in qualità di coordinatore, affinché si attivino le azioni previste.