Lettera anonima inviata ai partiti, la presa di distanza di UDC e Corato nel cuore

Riceviamo e pubblichiamo una missiva condivisa dalle due liste

giovedì 17 settembre 2020 13.35
Nei giorni scorsi, alle sedi dei partiti è arrivata una lettera anonima in cui si fa riferimento, con toni anche poco urbani, a presunti scambi di voto e presunte condotte illecite da parte di persone che hanno ricoperto incarichi istituzionali o che lavorano presso l'ente comunale o che sono attualmente candidati. Una missiva dai toni inqualificabili dalla quale, ad onor del vero, tutti i soggetti politici attualmente coinvolti nella campagna elettorale hanno preso le distanze, anche pubblicamente.

Con una lettera inviata allanotra redazione le liste "UDC e Corato nel cuore" commentano l'accaduto e ne prendono le distanze.


Dopo un'attenta riflessione resasi necessaria dalla gravità delle calunnie ricevute in questi ultimi giorni, siamo giunti alla conclusione che non si può rimanere in silenzio di fronte ad accuse tanto vili.
Mai, in tutta la storia politica della città di Corato, il clima elettore era sprofondato così in basso.

Si è preferito dar spazio alle calunnie anziché alle idee, ai progetti e alle proposte, solite della campagna elettorale e volte allo sviluppo e alla crescita della nostra città.

Candidati e famiglie sono stati vittime di un atto oltraggioso, di uno scritto anonimo che è arrivato con un tempismo quasi perfetto con la sola intenzione di danneggiare codardamente gli avversari. Questa lettera infamante è divenuta strumentale per la strategia politica.
Gettare fango su donne e uomini, candidati e non, tutti appartenenti allo schieramento di centro destra, rappresenta un chiaro tentativo di screditare e ledere la dignità di ogni singolo componente dell'Udc e di Corato nel cuore.

Le accuse riguardanti la vita privata delle persone, del tutto false ed infondate, solo se reali sarebbero potute essere contestate in un documento da inviare agli organi competenti che avrebbero agito secondo le disposizioni di legge.

Inoltre constatiamo con amarezza che ci si accanisce nel commentare e/o ironizzare su frasi decontestualizzate relative al famoso "rossetto", ma si tace sulle gravissime offese rivolte a donne, mogli e soprattutto madri, utilizzate da chi si nasconde dietro ad un foglio di carta e all'anonimato.

Condanniamo con vigore le calunniose ed infondate accuse contenute nella lettera in questione, intrise di lapalissiana pochezza intellettuale e indice di una totale mancanza di etica, realizzate con l'unico scopo di raggranellare una manciata di voti.

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle persone colpite direttamente degli attacchi, sollecitando a gran voce la magistratura (unico organo preposto agli accertamenti del caso), affinché possa identificare coloro i quali si sono resi artefici di azioni così diffamanti.
Invitiamo tutte le forze politiche ad unirsi alla nostra richiesta di ritornare ad un clima politico più sano e civile, in cui non ci sia spazio per coloro che, forti dell'anonimato, si sentono in diritto di calpestare la dignità di uomini e donne.

Infine rinnoviamo a tutti gli elettori il nostro invito ad utilizzare l'unica arma in loro possesso, quella del voto, come unica vera occasione per il cambiamento.