Lungo la via Francigena con gli studenti dell’ITSET Tannoia di Corato

Si parte domenica 4 dicembre alle 10.30

venerdì 2 dicembre 2016 11.19
L'antica via Francigena ne avrebbe da raccontare. Non solo viaggi di pellegrini in marcia verso i santuari dell'Europa occidentale ma anche trasferimenti di soldati in partenza per le crociate dai porti italiani, e viaggi di briganti e avventurieri. Un tratto della via Francigena –detta così perché dalla nostra penisola portava in Francia- attraversa ancora Corato. Così l'ITSET "Tannoia" guidato dal dirigente scolastico professoressa Nunzia Tarantini, ha deciso di mettersi anch'esso in marcia, sulle tracce di una storia lontanissima eppure ancora così presente.

Bisognerebbe parlarne al plurale, perché di via Francigena ce n'è più di una. Il nostro territorio ne è attraversato in lungo e in largo: sono i tracciati delle vie romaneLitoranea, Micaelica, Appia Calabra, Sallentina, Leucadense, Herculea, Egnazia, che intersecano il tronco principale della via Francigena corrispondente alla via Appia e alla via Traiana. Porte tra Occidente e Oriente.

Si parte, dunque: domenica 4 dicembre dalla sede dell'Istituto Tecnico Economico e Tecnologico a Corato, in via XXIV maggio, alle ore 8.30. Il viaggio del "Tannoia" sarà guidato dalle professoresse Lucia Leuci, Rosa Mastromauro e Rosa Piarulli lungo un percorso segnato da presenze straordinarie. Dopo la prima ora di cammino i pellegrini incontreranno un olivo e una quercia secolari. Un'altra ora e, alle 10.30, saranno alla chiesa di santa Lucia. Poi alla sede di "Terramaiorum", fondazione italiana sommelier "Terre di Federico". Quindi, di ritorno, presso l'associazione "Luisa la santa" e di nuovo al Tannoia per le tredici.

Un percorso che attraversa l'arte, la storia, la natura, la cultura religiosa. Un cammino di attenzione al proprio corpo e al suo benessere, mediatore di relazione con gli altri, di rispetto e valorizzazione dell'ambiente e del territorio. Un cammino per tutti, per gli alunni della scuola e innanzitutto per i giovani che presentano situazioni di disagio, preparato con cura attraverso allenamenti lungo percorsi urbani e/o extra urbani, su distanze progressivamente crescenti. Imparando anche ad ascoltarsi reciprocamente per sollecitare la relazione dialogica e l'osservazione dell'ambiente circostante.
La cittadinanza è invitata a partecipare.