Mancata partenza della SANB, polemiche a Bitonto ma problemi in tutta l'Aro

Dopo il commissariamento Grandaliano avvia però le consultazioni

sabato 8 aprile 2017 11.26
Il recente commissariamento da parte della Regione dell'ARO (Ambito di raccolta ottimale) Bari 1, cioè quello che racchiude i Comuni di Corato, Bitonto, Molfetta, Terlizzi e Ruvo, rischia di trasformarsi in una grana politica soprattutto nei centri limitrofi in cui si vota l'11 giugno. Un clima che di sicuro non sembra favorire la partenza della società che dovrebbe gestire la raccolta dei rifiuti nello stesso ambito, ossia la S.A.N.B. spa (Servizi Ambientali Nord Barese), costituita il 31 dicembre 2014 ma di fatto mai entrata in funzione. Dopo la decisione dell'assessore regionale all'Ambiente, Domenico Santorsola, la strada che sembrava in discesa pare essersi nuovamente complicata. A Bitonto, in particolare, le polemiche da campagna elettorale fra il candidato del centrosinistra, Emanuele Sannicandro e il sindaco Michele Abbaticchio, non aiutano, anche se il commissario Gianfranco Grandaliano ha avviato una serie di incontri per venire a capo della questione e accelerare la partenza.

Subito dopo il commissariamento, il primo cittadino di Bitonto espresse soddisfazione per la decisione, rivelando che circa un mese prima era stato proprio lui a chiederlo. Sannicandro però, con una lunga nota (di cui riportiamo solo gli stralci che più possono riguardare anche Corato), fornisce una chiave di lettura diversa dei fatti: "Nell'Ordinanza del Sindaco n. 473 del 01/12/2016 - scrive l'ex consigliere regionale - si legge che: "il Presidente della SANB SpA con pec in data 20/10/2015, ha richiesto all'ASV SpA di Bitonto la disponibilità al fitto del ramo di azienda per i servizi di igiene urbana; l'ASV SpA di Bitonto con pec in data 26/10/2015 ha formalizzato l'indisponibilità al fitto e/o cessione del ramo di azienda relativo all'igiene urbana", ovvero non l'Amministrazione comunale ma l'ASV di fatto impediva sia il passaggio del personale nella nuova società in house che l'avvio del servizio unitario di igiene urbana". E a quel punto parte una sfilza di interrogativi: "Prima domanda. Perché il Sindaco pur sapendo che era urgente procedere alla scelta di un nuovo soggetto pubblico cui affidare il servizio di igiene urbana non ha sollecitato già dal 2014 la nomina di un commissario ad acta per l'ARO BA/1? Seconda domanda. Perché il Sindaco ha permesso alla ASV SpA di formalizzare un siffatto diniego non esercitando di fatto il dovuto controlli? Terza domanda. Se l'assemblea dei soci della SANB SpA nella seduta del 31/07/2015 aveva approvato la pianta organica per cui tutti gli atti propedeutici per l'affidamento del servizio di igiene urbana erano stati ormai completati, perché il Sindaco non ha deciso di affidare alla SANB e al personale dell'ASV che sarebbe potuto transitare nella pianta organica della nuova società, il servizio di igiene urbana del Comune di Bitonto?"

"Conclusione. Il Sindaco dimostri di tutelare gli effettivi interessi della collettività rispondendo agli interrogativi, al fine di evitare che i cittadini di Bitonto possano pensare all'ASV SpA come ad un contenitore di "cariche" e di "incarichi", al fine di evitare, inoltre, il lontano pensiero che con le continue proroghe concesse si sia voluto risarcire il socio privato di un qualcosa che per legge non avrebbe potuto ottenere. E rifletta sul fatto che chiedere ora il commissariamento dell'ARO BA/1 quando il percorso propedeutico all'affidamento del servizio di igiene urbana è già espletato ed è possibile sin da ora affidare ai lavoratori della SANB, ex ASV il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto nel territorio del Comune di Bitonto, significa mettere in discussione il raggiungimento di tali obiettivi facendo assumere ad altri che non hanno cognizione delle dinamiche del territorio e dei suoi aspetti sociali, responsabilità che potrebbero incidere anche sui lavoratori dell'ASV SpA".