Primarie PD, Malcangi (Mov. Schittulli): «Il PD avrebbe dovuto compiacersi della nostra partecipazione»

Dopo la polemica, parla il coordinatore provinciale del Movimento Schittulli

mercoledì 3 maggio 2017 0.26
A cura di Giuseppe Di Bisceglie
Le primarie per la scelta del segretario nazionale del Partito Democratico hanno portato con sé una serie di polemiche anche a livello locale.

Le attestazioni di vicinanza all'uno o all'altro candidato, provenienti da uomini di centrodestra e spesso anche da rappresentanti delle istituzioni, hanno finito per creare un vespaio di polemiche non soltanto all'interno del Partito Democratico ma anche nei partiti di centrodestra. Ne è la testimonianza la querelle nata tra il sindaco di Corato Massimo Mazzilli ed il coordinatore provinciale di Direzione Italia Davide Bellomo, alla quale è seguita anche la dura reazione del consigliere di centrodestra Franco Caputo. Insomma, un vero e proprio ring dal quale, stando alla rilevante flessione del numero dei partecipanti, sembrano essersi defilati gli elettori.

A Corato la polemica è proseguita nel giorno stesso delle primarie e all'indomani. Oggetto del malumore è stata la massiccia partecipazione alle votazioni di elettori ed esponenti del Movimento Schittulli, partito che attualmente sostiene l'amministrazione di centrodestra. La cosa non è piaciuta ad alcuni esponenti Dem, primo fra tutti l'ex consigliere comunale Francesco Mazzilli che, in una dichiarazione rilasciata alla stampa locale ha affermato: «La giornata di festa è stata rovinata dall'arrivismo fine a se stesso di una classe dirigente, senza "classe". Trascinare persone che tutto avrebbe fatto oggi fuorché partecipare a delle primarie di cui nulla conoscono e né nulla avrebbero voluto (a buon diritto) conoscere, mosse solo dalla necessità di assecondare il piccolo manovratore locale che poi deve soppesare la propria "consistenza" col referente centrale, ha come unico risultato quello di allontanare chi crede ancora in una partecipazione sana e genuina.Quanto accaduto a Corato - e a quanto pare, anche altrove - a sostegno di Emiliano da parte del movimento Schittulli e di pezzi di centrodestra purtroppo scredita questa giornata. Da sostenitore di Renzi, senza timore di smentita, posso affermare che se anche questo consenso distorto fosse stato espresso in favore del segretario uscente il disappunto sarebbe stato identico, se non più severo. Mi auguro che il presidente Emiliano si dissoci da tutto questo: la comunità del Pd, del centrosinistra tutto e, in particolare, chi ha votato il governatore in sinceri sentimenti di stima, non lo merita».

Affermazioni molto pesanti alle quali il Movimento Schittulli ha inteso replicare attraverso le parole del suo coordinatore provinciale Mario Matteo Malcangi, chiamato in causa da Mazzilli quale «piccolo manovratore locale»

«Una festa di partecipazione e democrazia è stata rovinata da chi non ha colto l'autentico spirito delle primarie e la volontà inclusiva del regolamento cui sono ispirate. La partecipazione degli aderenti al Movimento Schittulli alle primarie del Partito Democratico può e deve essere percepita come una risorsa per il partito stesso» afferma il coordinatore provinciale del Movimento Schittulli Mario Matteo Malcangi, all'indomani dalle polemiche sorte per la partecipazione di un nutrito gruppo di elettori del Movimento Schittulli all'elezione del nuovo segretario del Partito Democratico.

«Siamo stati letteralmente aggrediti, anche con toni aspri, da alcuni esponenti del PD, per aver scelto di esercitare il nostro voto, in linea con i principi che ispirano le Primarie. Siamo stati definiti "stupratori della democrazia" da chi invece non aveva compreso che proprio in quel momento si sublimava la vera Democrazia che è sinonimo di partecipazione alle scelte» continua Malcangi.

«E rimaniamo basiti nel leggere le dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa dall'ex consigliere comunale (e sostenitore di Matteo Renzi) avv. Francesco Mazzilli che si arroga il diritto, senza averne titolo, di esprimere giudizi circa la reale intenzione di alcuni elettori di esprimere un voto a favore del presidente Emiliano. Sappia l'avvocato Mazzilli che il Movimento Schittulli ha avuto modo di apprezzare le qualità umane e politiche di Michele Emiliano quando quest'ultimo non aveva ancora manifestato l'intenzione a candidarsi alla segreteria del Partito Democratico. E sappia ancora, l'avvocato Mazzilli, che il Movimento Schittulli è ben lieto di aver partecipato all'affermazione pugliese di Michele Emiliano, riconoscendolo come importante interlocutore per l'avvio di un percorso comune» chiarisce Malcangi, facendo riferimento alla fitta relazione che intercorre tra il leader del Movimento, il prof. Francesco Schittulli ed il Governatore Emiliano. E d'uopo ricordare che, proprio a Corato, fu siglato il cosiddetto "patto della forchetta", ossia quel patto di vicinanza tra il Movimento Schittulli ed il presidente della Regione che, già in occasione del referendum costituzionale, aveva assunto delle posizioni nettamente contrastanti con il segretario e capo del governo Matteo Renzi.

E in conclusione la stoccata: «Mazzilli, piuttosto, si interroghi sul perché del vertiginoso calo di affluenza a queste primarie, nonostante la partecipazione del Movimento Schittulli ed il sostegno dell'Associazione Progresso Etico. Forse è arrivato il momento di riconoscere il fallimento della politica volta ad escludere. Non ci resta che esprimere rammarico per alcuni atteggiamenti che hanno persino scoraggiato il libero esercizio del voto di alcuni sostenitori del Movimento Schittulli, quasi intimoriti da eventuali "piazzate" all'interno dei seggi, come purtroppo avvenuto».