Professori universitari in sciopero fino al 31 ottobre

Stop agli appelli: aderiscono anche Uniba e Politecnico

mercoledì 30 agosto 2017
Il primo appello della sessione autunnale di esami potrebbe essere solo un ricordo anche per gli studenti dell'Università degli Studi di Bari e del Politecnico. Sono già 165 infatti i docenti che hanno aderito allo sciopero nazionale partito oggi che coinvolge 79 università italiane e che durerà fino al 31 ottobre. In questo modo migliaia di studenti potranno vedersi rinviare al successivo appello la prima sessione d'esame. Si tratta in ogni caso di numeri approssimativi, perché nelle prossime ore molti altri colleghi di cattedra potrebbero decidere di unirsi alla protesta, paralizzando, di fatto, le università.

«Riteniamo lo sciopero legittimo – ha detto Piercarlo Melchiorre, coordinatore di Link Bari - ma vigiliamo affinché questi appelli non si perdano, ma ne vengano fissati di nuovi, come previsto, entro il 14° giorno dall'appello saltato». I regolamenti attualmente in vigore prevedono che se nella sessione autunnale sia previsto un solo appello, gli atenei possano fissarne uno "straordinario" dopo il quattordicesimo giorno dallo sciopero. Dobbiamo fare in modo che questo sciopero non danneggi gli studenti, ad esempio chi ha bisogno di accumulare Cfu per la richiesta di borse di studio, o ancora chi intende laurearsi nella sessione autunnale».

I promotori dello sciopero, riuniti nel 'Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria', hanno spiegato che c'è una «vertenza che si trascina senza esito apprezzabile fin dal 2014». Si tratta di quella relativa al blocco degli scatti stipendiali, per la quale i docenti chiedono che «le classi e gli scatti stipendiali dei professori e dei Ricercatori Universitari e dei Ricercatori degli Enti di Ricerca Italiani aventi pari stato giuridico, bloccati nel quinquennio 2011-2015, vengano sbloccati a partire dal 1° gennaio del 2015, anziché, come è attualmente, dal 1° gennaio 2016».