Un San Cataldo di silenzio e di preghiera

Poche luminarie, niente processione. Il ritratto di una Festa Patronale essenziale

domenica 23 agosto 2020 15.48
A cura di Giuseppe Di Bisceglie
Essenziale, spirituale; autentica e intima. Aggettivi che provano a descrivere la Festa Patronale che si sta celebrando da ieri e che terminerà domani. Un San Cataldo silenzioso, quello dell'anno sciagurato del coronavirus; quasi un invito a riscoprire il senso autentico dell'intimità religiosa, quella che rifugge il consumismo, l'apparenza, il fariseismo.

Il simulacro del Santo Patrono non sarà portato in processione ma sarà possibile fargli visita. Di certo non vedremo quelle forme di devozione popolare alle quali siamo abituati. Non ci sarà alcuna folla ad attendere l'uscita del busto del Santo, nessuna banda ad intonare marce di festa.

Non per questo il senso della Festa Patronale perde il suo valore. Anzi, il silenzio riconosce a questo momento comunitario una dimensione più intima e pertanto più genuina, sincera. La devozione non ha bisogno di luminarie, di bancarelle, di luna park.

Ben venga la festa con tutti i suoi contorni, ma non ci si dimentichi del perché si celebra la festa del Santo Patrono.

Questa sera alle 20 la statua raggiungerà Palazzo di Città. Anche in questa particolare circostanza le porte della città si aprono al Santo. E Corato accoglie, col cuore in mano, il suo Santo Patrono.
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