27 gennaio 2018: Giorno della Memoria

Il messaggio del primo cittadino

sabato 27 gennaio 2018
A cura di Massimo Mazzilli - Sindaco di Corato
Un richiamo a vicende drammatiche e un invito ai giovani a riflettere sugli atroci conflitti e delitti commessi, affinchè simili orrori non abbiano a ripetersi: la celebrazione del "Giorno della Memoria", istituito per non dimenticare lo sterminio del popolo ebraico e le abominevoli leggi razziali costituisce, insieme all'aspetto celebrativo, un'occasione di dialogo e di riflessione sui valori della fratellanza, della solidarietà e della tolleranza che sono «valori di civiltà e umanità senza frontiere di luogo e di tempo» e costituiscono le fondamenta su cui poggia la Carta costituzionale e quindi la nostra Repubblica democratica.

E se per i più anziani questa giornata è un modo per riportare alla mente fatti realmente accaduti di cui sono stati testimoni diretti o indiretti, per le generazioni contemporanee e future è doveroso conoscere la storia per evitare di cadere in analoghi eventi. Studiare il passato significa imparare per evitare di commettere gli stessi errori soprattutto in una società come quella attuale, in cui disagio sociale e crisi economica, pervasa dall'egoismo, stanno generando frustrazione e rabbia e si rischia di far ricadere l'odio su un capro espiatorio.
Si deve agire e fare sì che il ricordo costituisca un ammonimento perenne; questa memoria dobbiamo saperla investire nell'oggi, nel nostro quotidiano: la memoria di quegli eventi va difesa ogni giorno con le nostre azioni, per allontanare i rischi delle persecuzioni di ogni tipo, e affermare con convinzione il valore e l'importanza dell'educazione alla Pace, al rispetto della diversità e della dignità di ogni individuo.

"Il Giorno della Memoria" non è solo un rito. Non deve esserlo. Ricordare significa avere conoscenza della storia, via fondamentale per costruire il futuro.