De Benedittis indossa la fascia: "Sarò sindaco dell'ascolto e delle scelte"

Proclamato ufficialmente primo cittadino

domenica 18 ottobre 2020 19.02
Alle 18.25 Corato ha finalmente salutato il suo sindaco, proclamato ufficialmente dal magistrato al termine delle operazioni dell'ufficio elettorale.

Corrado De Benedittis è sindaco e ha ricevuto la fascia tricolore da suo padre, dinanzi ad una platea di ex sindaci, autorità civili, militari, religiose e tanti cittadini.

Una cerimonia semplice al termine della quale il sindaco ha tracciato un primo orizzonte della sua azione amministrativa che sarà orientata su una impronta ecologica e in discontinuità con il passato.

Fondamentale il passaggio nel quale il sindaco ha ribadito di voler essere il sindaco dell'ascolto di tutti i cittadini e delle scelte.

CoratoViva ha seguito in diretta la cerimonia.

Il saluto del sindaco alla cittadinanza

Care concittadine e cari concittadini,
inizia il mio mandato in un momento difficile per il Paese e per la nostra città, causato dall'emergenza sanitaria in corso, a livello planetario.
È il momento di unire le forze, di affrontare il presente senza scoraggiamenti, di valorizzare il tempo che ci è dato, per preparare con fiducia il futuro prossimo.
Rivolgo a tutta la cittadinanza il mio saluto.
Il largo consenso che mi è stato dato, si traduce, adesso, in senso di responsabilità verso l'intera città, che ha bisogno di ripartire, attraverso un impegno amministrativo, forte, quotidiano e concreto.
Un saluto speciale va a chi è in difficoltà per vari motivi: economici, di salute, esistenziali...
A tutti e tutte dico che siamo una comunità civile, in cui nessuno deve sentirsi solo, in cui devono esserci punti importanti di riferimento, a partire dalle Istituzioni pubbliche e in cui uguaglianza e libertà devono essere gli indicatori del cammino collettivo.
Si tratta di mettere al centro la Costituzione repubblicana declinando, insieme alle forze politiche, culturali e del lavoro, la crescita economica con il bene comune; procedendo di pari passo con la cultura dei diritti e della Pace; promuovendo la necessaria riconversione ecologica della nostra città; riconciliando i nostri contesti di vita con la bellezza artistica, paesaggistica e delle relazioni.
Saluto, quindi, gli operatori economici: imprese, sindacati, associazioni di categoria, il cui ruolo strutturale è di grande importanza.
Saluto le associazioni culturali e di volontariato che svolgono una funzione rilevante nella vita cittadina.
Un caro saluto lo indirizzo agli immigrati, uomini e donne, che vivono nella nostra città. La loro presenza è per noi ricchezza che rafforzail pluralismo facendoci sentire, sempre di più, cittadini del mondo, quali, di fatto, siamo.
Saluto con amicizia il Centro Italovenezolano e coloro che sono tornati a Corato negli ultimi anni, a causa della difficile situazione politica e economica del Venezuela.
Saluto tutte le associazioni dei coratini nel mondo. Rinsalderemo con forza i legami.
Saluto coloro che, a vario titolo, operano nella macchina amministrativa del Comune. Il loro lavoro è prezioso, sarà importante fare squadra, costruendo relazioni di reciprocità, stima e rispetto.
Saluto il mondo della scuola, da cui provengo e che, oggi più che mai, svolge una funzione centrale per la crescita civile e culturale della comunità.
Saluto le Forze dell'Ordine, il cui ruolo è a garanzia della sicurezza e dell'ordine democratico.
Saluto, con grande affetto, la realtà ecclesiale, cattolica e protestante e tutte le altre espressioni religiose presenti in città.
Saluto tutte le forze politiche, di maggioranza e di minoranza. Di fronte a tutte loro, c'è la sfida del costante rinnovamento, in un mondo che sempre cambia.
Un saluto e un abbraccio speciale, infine, vanno alle nuove generazioni, protagoniste della rivoluzione gentile che ha attraversato Corato.
Col nuovo sguardo generazionale, oggi, tutta la nostra Comunità può proiettarsi, fiduciosa, verso il futuro.