Elezioni, il commento di Corrado De Benedittis

Le parole del Sindaco di Corato a margine dell'esito della competizione sul territorio

lunedì 26 settembre 2022 17.35
«Due sono le forze che vincono queste elezioni politiche nazionali: Fratelli d'Italia e Movimento 5 Stelle. Quest'ultimo, in Puglia, è il primo partito. A loro, vanno i miei complimenti e gli auguri di buon lavoro». Così Corrado De Benedittis, Sindaco di Corato.

«Di fronte al Paese c'è ormai l'imminente nascita di un Governo di destra, al cui interno le residue forze di centro sono numericamente indebolite dal risultato di questa notte. Il versante progressista, certamente, paga il prezzo della frammentazione ma non è solo questione di alleanze elettorali mancate. Serve un soggetto unitario, forte nei contenuti, coerente nelle scelte, alleato delle persone, distante da lobby e potentati e invece critico del potere, anche all'interno dei palazzi, in cui lo si esercita» ha aggiunto.

«Sogno un soggetto collettivo, espressione delle comunità, capace di ascoltarne i bisogni, di condividerne i percorsi, di rappresentarne la pluralità culturale.
Penso alla nuova generazione. Alle ragazze e ai ragazzi che negli ultimi anni, anche in Italia, hanno manifestato, tutti i venerdì, per il clima. Non hanno alcun riferimento politico che realmente declini le loro istanze.

Stessa cosa, per il mondo del lavoro. Per trent'anni, la classe operaia e lavoratrice è stata ignorata, deprivata di diritti, anche con la complicità dei sindacati, costretta ad accettare sistemi precari, che hanno calpestato dignità e futuro delle nuove generazioni e ci si permette di criticare anche una misura di civiltà qual è stato il reddito di cittadinanza» ha osservato il primo cittadino coratino.

«La rabbia sociale è cresciuta e, oggi, con l'esplodere dell'ennesima crisi economica, si indirizza verso movimenti che parlano alla pancia di chi non ce la fa ad arrivare a fine mese e ha preso in odio tutto. Che fare? Ascoltare le persone, condividerne i bisogni e dare spazio alla nuova generazione che vede diversamente il mondo. Per fortuna. Avanti tutta!» ha concluso De Benedittis.