Il Mistero di San Cataldo, IfinApulia illustra le nuove prospettive di ricerca

L'incontro questa sera presso la Fiera di San Cataldo

sabato 20 maggio 2017 11.25
In occasione dell'undicesima edizione della Fiera di San Cataldo, l'associazione IFinApulia, in collaborazione con Sistema Museo, presenterà l'iniziativa di ricerca di matrice storico-artistico-culturale "Il mistero di San Cataldo; nuove prospettive di ricerca".

L'ipotesi di ricerca, proposta dal Dott. Michele Pellegrino, mirerebbe a ricostruire le trame complesse, e ancora poco chiare, di un impianto probatorio che attribuirebbe la paternità del disegno del busto del Santo Patrono di Corato all'artista partenopeo Giuseppe Sanmartino, celebre per l'opera settecentesca del Cristo Velato.

La presentazione avrà luogo nei padiglioni fieristici allestiti presso via Sant'Elia, alle ore 19:00 di sabato 20 maggio. All'incontro interverranno anche la Dott.ssa Marilena Torelli di Sistema Museo, partner del progetto, e la Prof. Chiara Capozza, docente di Storia dell'Arte.

La presidente di IfinApulia Giorgia Floro afferma: "qualora la ricerca dovesse avere esito positivo, e i margini di successo ci sono tutti, aggiungeremo un nuovo tassello alla nostra identità storica e culturale, oltre al fatto che il valore storico - artistico del busto argenteo coratino aumenterebbe notevolmente, collegando ufficialmente Corato ad una tradizione artistica di respiro nazionale. La ricerca è un attività fondamentale, senza la quale non avrebbe senso nessuna tutela, nessuna valorizzazione del nostro patrimonio"

L'ipotesi di ricerca
Il busto argenteo di San Cataldo è stato realizzato tra il 1771 e il 1772 dall'argentiere napoletano Costanzo Mellino. Tuttavia, benché sia nota la manifattura dell'opera, ignota è l'origine del disegno che ha ispirato la realizzazione del busto. La statuaria in argento, infatti, era realizzata attraverso la collaborazione tra un argentiere ed un artista. Nel caso del busto argenteo di San Cataldo è stata avanzata l'ipotesi, tutta da dimostrare, che il disegno alla base dell'opera possa derivare da un artista facente parte della cerchia dello scultore Giuseppe Sanmartino Tuttavia per verificare questa ipotesi è necessario ricostruire la biografia e l'attività artistica dell'argentiere Costanzo Mellino, napoletano d'origine e attivo in tutto il Sud Italia negli stessi anni del ben più celebre Sanmartino.

​Giuseppe Sanmartino
Giuseppe Sanmartino (Napoli 1720 - Napoli 1793) è stato uno dei rappresentati più importanti della scultura marmorea del secondo '700 napoletano. Conosciuto soprattutto per il "Cristo Velato" (1753), celebre è anche la sua attività artistica in tutta la Puglia. Del Sanmartino sono le sculture nella "Cappella della Madia" nella Cattedrale di Monopoli, l'altare maggiore nella chiesa di San Martino di Martina Franca e otto statue poste nel Cappellone di San Cataldo all'interno della Cattedrale di Taranto.