Incassava gli acconti delle vendite e poi spariva, nei guai 32enne di Corato

L'uomo agiva su Facebook. La denuncia partita da Canicattì, in Sicilia

giovedì 3 settembre 2020 11.44
Durante l'emergenza coronavirus sono stati in tanti i furbetti che, approfittando della necessità di rifornirsi di materiale igienizzante e guanti, hanno messo in atto vere e proprie truffe ai danni di persone che avevano necessità di tali presidi.

Molte delle truffe si sono consumate attraverso internet. Come quella messa in atto da un coratino di 32 anni ai danni del presidente di una associazione di volontariato di Canicattì, in Sicilia.

Il 32enne D.T.R., con precedenti specifici di polizia, è stato denunciato in stato di liberà lo scorso 1 settembre dalla Polizia di Stato per la presunta truffa messa in atto lo scorso 23 maggio.

Il raggiro era stato posto in essere sulla la piattaforma "Facebook". Il malcapitato fu contattato via WEB, tramite messaggi, dal fantomatico venditore di presidi sanitari il quale gli proponeva la vendita di guanti in lattice a prezzi competitivi. Considerata l'offerta estremamente vantaggiosa, il presidente dell'associazione di volontariato concordò con il venditore l'acquisto di 550 confezioni per un prezzo totale di Euro 1950,00 e effettuò un bonifico di Euro 1000,00 , quale acconto, su di un conto corrente, indicato dal truffatore.

Nei giorni successivi, non ricevendo la merce, l'uomo provò nuovamente a contattare il venditore su "Facebook", ma qui l'amara scoperta: il profilo era scomparso. Inevitabile dunque la denuncia.

Accurate indagini degli uomini del Commissariato di Canicattì, effettuate presso Poste italiane, hanno però consentito di risalire al conto corrente che risultava associato ad una carta postepay evolution e di individuare e denunciare il truffatore.