La storia del nostro territorio negli antichi atti e documenti

Ne parlerà l'Archeoclub con il Centro Teseo

lunedì 20 maggio 2019 10.14
L'Archeclub di Corato e il Centro Teseo Creatività tra arte e scienza si sono fatti promotori di una iniziativa dal titolo "Parlano i documenti: capitoli matrimoniali, testamenti, inventari".

Un incontro per riflettere sull'importanza dei documenti storici per la ricostruzione della storia del nostro territorio.

L'incontro si svolgerà il 24 maggio nella Chiesa Matrice di Corato, alle 19.30. Ad aprire i lavori saranno i saluti di don Giuseppe Lobascio, rettore della Chiesa Matrice e di Michele Iacovelli, presidente dell'Archeoclub.

Seguirà la relazione della dott.ssa Chiara Manchisi, della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia e della Basilicata. I lavori saranno coordinati dalla dott.ssa Rosa Maria Capozzi, del CNR di Bari.

Spazio anche alla musica con "Notai delle dolci note antiche", interventi curati dal soprano Annunziata Loporcaro e dall'arpista Linda Contini

L'evento che rientra nel progetto "Historia magistra vitae a Corato – La storia ci insegna" , accompagnato da un intervento musicale, vuole porre l'accento su quelle fonti d'archivio, tra il XVI e XVII secolo, appartenenti ad alcune plurisecolari istituzioni di terra di Bari, quali fonti di cultura, preziose ed indispensabili, in grado di esprimere una potenzialità culturale straordinaria in quanto contenitore di tante memorie del passato.

La finalità è quella di evidenziare ogni possibile parallelismo tra alcuni negozi giuridici dei secoli passati, tra i quali i contratti di matrimonio, i testamenti, gli inventari, confrontandoli con le molteplici situazioni che possono riscontrarsi nell'odierno quotidiano collettivo. L'analisi dei rogiti, sia dal punto di vista formale che da quello sostanziale, potrà mettere in luce particolari aspetti dell'antica vita sociale di cui ancor oggi si tramandano gli echi.

La consuetudine di dare alla sposa una dote, cioè quel complesso di beni che la donna porta al marito per sostenere gli oneri del matrimonio e che può comprendere beni mobili e immobili a seconda della ricchezza della famiglia di origine della stessa, affonda le proprie radici fin dall'antichità. Dall'esame dei capitoli matrimoniali, delle carte dotali, infatti, si è oltremodo riscontrato l'uso di ricami e intrecci, passamanerie, pizzi, merletti, stoffe importanti e preziose quali il damasco, il taffettà, il velluto, la seta, non solo nei corredi per la casa, ma anche in quelli personali soprattutto femminili.

Queste tipologie di atti oltre a risultare preziose testimonianze degli aspetti economico sociali dei secoli presi in esame, consentono di ricostruire pagine di storia, restituendone la fruizione ai cittadini, che si riappropriano della loro identità culturale attraverso una più ampia azione di valorizzazione, volta a coinvolgere la collettività nella presa di coscienza dell'archivio come luogo privilegiato della memoria, dotato di enormi potenzialità culturali, didattiche ed informative.