Lo stadio di Corato torna alla città: stamattina il taglio del nastro
Un risultato tanto atteso, che si completerà con il rifacimento della pista di atletica
martedì 23 settembre 2025
14.00
Dopo un periodo di fermo, lo stadio comunale torna a vivere. Il taglio del nastro, avvenuto stamattina 23 settembre, ha svelato il nuovo stadio ristrutturato e finalmente agibile. Una lunga storia accompagna uno dei luoghi considerato per tanto tempo fiore all'occhiello della città. Nato nel 1928, ha visto diverse fasi di ristrutturazione: una tribuna in cemento inaugurata il 13 novembre del 67 durante la partita Corato-San Giovanni Rotondo (conclusa 7 a 0 per il Corato) e una in ferro nel settembre del 1984. Nel 2001 fatti i lavori per lo spogliatoio.
Oggi lo stadio prevede un enorme campo e delle tribune apposite per i tifosi (circa 800 i posti). Un lavoro di ristrutturazione durato 4 anni, ma che ha permesso un risultato efficace, ma non ancora definitivo: in progetto, infatti, ci sono i lavori di miglioramento per la pista di atletica.
Un risultato reso possibile dalla sinergia di forze politiche e tecniche: l'Ingegnere Antonio Cacosso, l'Avvocato Pippo Sciscioli, l'Ingegnere Pierino Profeta, l'Assessore ai lavori pubblici Vincenzo Sinisi, il consigliere delegato ai rapporti con le associazioni sportive Alessandro Palmieri, l'Assessore alle politiche culturali Beniamino Marcone, l'Assessore al Bilancio, Gennaro Sciscioli e l'Assessore all'urbanistica Antonella Varesano.
"Oggi restituiamo la più storica struttura sportiva che, da oggi, torna ad essere agibile e, quindi, a disposizione delle società sportive e della cittadinanza. Si restituisce uno spazio di cui c'era tanto bisogno e una grande richiesta da parte dei tifosi. Corato non è solo calcio, ma tanto altro. Quindi anche l'atletica che ha dato negli anni anche importanti campioni. Per cui i prossimi lavori riguarderanno innanzitutto il rifacimento della pista di atletica che sarà omologata per le competizioni regionali e nazionali", ha affermato il Sindaco.
"Ringrazio tutti coloro i quali hanno creduto in questa necessità. Quindi tutta la compagine che oggi amministra la città; ognuno ha dato del suo affinché oggi si potesse arrivare a questo risultato. Anche la parte tecnico-amministrativa si è dedicata completamente a quest'opera. A volte i tempi hanno bisogno del loro passaggio. Quattro anni è il tempo giusto, considerando anche da dove si partiva", le parole dell'Assessore Marcone.
Lo stadio rappresenta un ulteriore tassello di rigenerazione della città. Spetta ora alla cittadinanza preservarlo come bene personale e riconoscerne il valore quale "città dello sport". I progetti in programma per questa realtà sono ancora tanti, tutti indirizzati a rendere lo stadio un punto di riferimento per lo sport e la comunità.
Oggi lo stadio prevede un enorme campo e delle tribune apposite per i tifosi (circa 800 i posti). Un lavoro di ristrutturazione durato 4 anni, ma che ha permesso un risultato efficace, ma non ancora definitivo: in progetto, infatti, ci sono i lavori di miglioramento per la pista di atletica.
Un risultato reso possibile dalla sinergia di forze politiche e tecniche: l'Ingegnere Antonio Cacosso, l'Avvocato Pippo Sciscioli, l'Ingegnere Pierino Profeta, l'Assessore ai lavori pubblici Vincenzo Sinisi, il consigliere delegato ai rapporti con le associazioni sportive Alessandro Palmieri, l'Assessore alle politiche culturali Beniamino Marcone, l'Assessore al Bilancio, Gennaro Sciscioli e l'Assessore all'urbanistica Antonella Varesano.
"Oggi restituiamo la più storica struttura sportiva che, da oggi, torna ad essere agibile e, quindi, a disposizione delle società sportive e della cittadinanza. Si restituisce uno spazio di cui c'era tanto bisogno e una grande richiesta da parte dei tifosi. Corato non è solo calcio, ma tanto altro. Quindi anche l'atletica che ha dato negli anni anche importanti campioni. Per cui i prossimi lavori riguarderanno innanzitutto il rifacimento della pista di atletica che sarà omologata per le competizioni regionali e nazionali", ha affermato il Sindaco.
"Ringrazio tutti coloro i quali hanno creduto in questa necessità. Quindi tutta la compagine che oggi amministra la città; ognuno ha dato del suo affinché oggi si potesse arrivare a questo risultato. Anche la parte tecnico-amministrativa si è dedicata completamente a quest'opera. A volte i tempi hanno bisogno del loro passaggio. Quattro anni è il tempo giusto, considerando anche da dove si partiva", le parole dell'Assessore Marcone.
Lo stadio rappresenta un ulteriore tassello di rigenerazione della città. Spetta ora alla cittadinanza preservarlo come bene personale e riconoscerne il valore quale "città dello sport". I progetti in programma per questa realtà sono ancora tanti, tutti indirizzati a rendere lo stadio un punto di riferimento per lo sport e la comunità.