Sabato sera con Beethoven al Teatro Comunale

Proseguono i concerti dell’Orchestra sinfonica della Città metropolitana di Bari dedicati a Beethoven.

venerdì 10 marzo 2023 9.39
Sabato 11 marzo, alle ore 20.00, al Teatro Comunale di Corato, si terrà un nuovo appuntamento con il ciclo "Da Bari all'Europa. Il Sinfonismo Beethovenian" dedicato, questa volta, alla Sesta Sinfonia del grande musicista e compositore tedesco.

Il concerto è diretto dal maestro Roberto Gianola che vanta importanti collaborazioni con orchestre in tutto il mondo. Attualmente è direttore musicale del Teatro dell'Opera e Balletto di Istanbul.

Sul palco anche il soprano Donatella De Luca, una delle giovani eccellenze artistiche, protagoniste di questa stagione dell'ICO di Bari.

Il programma musicale prevede l'esecuzione di brani di Niccolò Piccinni Sinfonia da Il cavaliere per amore (con revisione dell'ICO di Bari a cura di Paolo Messa) e di Filippo Traetta, The glory of the Lord from The Daughter of Zion e How long, o Lord, shall I complain (con revisioni di Franco Sciannameo a cura del Centro Studi Traetta). Filippo Traetta, figlio del noto componitore bitontino Tommaso Traetta, emigrò in America nel 1799 dove trascorse l'intera sua carriera musicale.

La seconda parte del concerto è dedicata all'esecuzione della Sesta Sinfonia di Beethoven: Conosciuta anche come "Pastorale" evoca, infatti, proprio un paesaggio naturale, nel quale è piacevole immergersi per sentire i rumori della natura. In una lettera Beethoven descrive la sua passione nel camminare nei luoghi naturali, in quanto in grado di dare all'uomo l'ispirazione che spesso deriva da una profonda meditazione. Beethoven, vissuto nel pieno periodo del romanticismo, riusciva a trasformare i suoni della natura come il cinguettio degli uccelli e lo scorrere dei fiumi in musica, scrivendo note musicali in base a ciò che sentiva. E così, dopo diverse avventure nei boschi vicino Vienna, il compositore cominciò la stesura della Pastorale.

La Sesta Sinfonia fu completata nel 1808 e pubblicata nel 1809. Spesso considerata l'antitesi rispetto alla Quinta Sinfonia, le due opere entrano in un dinamico contrasto che vede la Quinta come una esaltazione epica della vittoria, mentre la Sesta di Beethoven come una sorta di meditazione al quale l'uomo si sottopone per trovare l'equilibrio.

L'ingresso è libero, fino ad esaurimento dei posti consentiti (Ingresso libero).