"Salviamo l'acqua", manifestazione indetta dal Comitato beni comuni

«Un bene universale non può essere piegato alla logica del profitto e del mercato»

lunedì 3 ottobre 2022 8.21
«A 11 anni dal referendum del 2011 con cui il popolo italiano disse no alla privatizzazione dell'acqua pubblica, si va verso una stagione che ripropone massicce privatizzazioni di beni e servizi e fra essi la privatizzazione dell'acqua potabile». Questo l'allarme lanciato dal Comitato beni comuni di Corato.

«Il 16 settembre scorso il consiglio dei ministri, con il Decreto Legislativo di riordino dei servizi pubblici locali, ha approvato le misure contenute nel Disegno di Legge concorrenza e mercato del dicembre 2021 dando così avvio all'attuazione della cessione a privati dell'acqua potabile e di altri beni comuni» hanno aggiunto gli attivisti.

Il Comitato beni comuni, «al fine di rivendicare la tutela dell'acqua potabile come bene universale che non può essere piegato alla logica del profitto e del mercato» ha quindi organizzato, con le associazioni aderenti, la manifestazione pubblica intitolata "Salviamo l'acqua" che si svolgerà venerdì 7 ottobre, dalle ore 19, in piazza Cesare Battisti.

«Il 28 luglio 2010 l'ONU ha riconosciuto che il diritto all'acqua potabile ed ai servizi igienico sanitari è un diritto dell'uomo essenziale alla qualità della vita ed all'esercizio di tutti i diritti dell'uomo. L'acqua è un diritto ma prima ancora un bisogno» hanno evidenziato dal Comitato beni comuni, chiamando a raccolta la cittadinanza: «Quanto cediamo oggi ai privati non ci sarà mai più restituito. Un bene quanto più è scarso tanto più vale, ma anche tanto più costa. Pensiamo oggi al costo di gas ed energia elettrica! A tutela dell'acqua pubblica e per garantire alle future generazioni tale accesso è urgente un impegno della società civile». La manifestazione di venerdì è aperta a partiti, movimenti politici, associazioni e cittadini.