Strutture scolastiche, il PD denuncia: «Situazione davvero dequalificante»

Una nota del Partito Democratico corredata da immagini

sabato 23 settembre 2017 10.14
Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del Partito Democratico in cui si denunciano criticità per quanto attiene le strutture scolastiche e si individuano responsabilità politiche circa una situazione che viene definita «davvero dequalificante»

In questi giorni abbiamo vissuto a più riprese l'inizio del nuovo anno scolastico sempre emozionante e carico di aspettative, di progetti di sacrifici che riguardano tutti, giovani e meno giovani. Formuliamo sinceri auguri di buon lavoro all'intera comunità scolastica.

È giunto, immancabile, anche il messaggio augurale del Sindaco Mazzilli, recatosi anche in varie scuole della nostra Comunità cittadina.

Tuttavia, come non mai, il comunicato del Sindaco è apparso intriso solo di tanta formalità e di opportunismo.

Infatti, spiace constatare come il Sindaco abbia ancora una volta ignorato lo stato indegno in cui versano numerosi edifici scolastici cittadini.

Caro Sindaco, prima di parlare di tutti i buoni propositi e di tutto ciò che Lei scrive di aver già fatto, Le vorremmo ricordare che la situazione reale in cui versano le strutture scolastiche è davvero dequalificante, essendo, contrariamente a quanto da Lei descritto, bisognosa di consistenti lavori di riqualificazione ed adeguamento.
Giusto per citare alcuni esempi di degrado, vogliamo ricordarLe lo stato in cui versano la scuola elementare Luisa Piccarreta, la palestra del Fornelli, la scuola media Imbriani (ormai "ingabbiata" da anni e chissà per quanto tempo ancora).

Ed ancora, la scuola Cifarelli che resta in attesa di una profonda riqualificazione dell'intero plesso al pari del Tattoli-De Gasperi con l'annesso Polivalente e il sempre più periferico plesso di Via Gravina.

Eppure di soldi, ne sono stati messi a disposizione in varie occasioni e con vari concorsi finalizzati.

Allora caro Sindaco, essendo già trascorsi quasi tre quarti del Suo mandato, contraddistintosi ad oggi solo per lacune, lentezze e faide interne alla maggioranza, l'appello che Le rivolgiamo è quello di intraprendere una azione di governo più incisiva, di dare segnale concreto e tangibile della Sua presenza, perché, ad oggi, Lei e la Sua giunta RISULTATE NON PERVENUTI.
Più volte, le strutture di cui noi oggi denunciamo il degrado, sono state inserite nel piano triennale delle opere pubbliche (basti ricordare la ristrutturazione con efficientamento energetico della scuola Cifarelli, il completamento dell'adeguamento delle norme di sicurezza delle scuole medie De Gasperi e Imbriani, l'adeguamento funzionale della palestra Fornelli, solo per citarne alcune).

A quando il piano di riordino scolastico? Si continua a mettere toppe dappertutto senza affrontare, come meriterebbe, una revisione organica dell'intero comparto scuola. Una revisione che progetti a medio lungo termine il futuro della organizzazione scolastica a Corato tenendo conto della denatalità e della effettiva condizione in cui versa l'edilizia scolastica a Corato, per citarne solo alcuni.

A quando la individuazione e messa a disposizione dell'area metropolitana dei suoli necessari alla Edilizia scolastica degli Istituti di Istruzione Superiori? Il Liceo Classico e il Professionale non hanno una sede propria e questo deprime, limita il lavoro degli operatori di dette scuole.

Ciò che formalmente annunciate in Consiglio Comunale, rimane lettera morta, dimostrando di fatto, l'incapacità di questa amministrazione di reperire fondi Europei, Statali e Regionali e comunque di progettare a medio termine; questo accade non solo nei settori quali la riqualificazione dell'edilizia scolastica e il suo adeguamento, ma si manifesta anche nella mancata finalizzazione a scopo turistico, culturale, sociale dell'acquisto dell'area annessa alla necropoli di S. Magno, del Dolmen che ormai è in stato di completo degrado e della ristrutturata Torre Palomba, avviata anch'essa all'abbandono. Queste sono la lapalissiana rappresentazione, sia pure parziale, dello sperpero di risorse pubbliche.

Alla luce di quanto sopra, ammetta il fallimento e ne tragga le conseguenze.
scuola Copia
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