Trasporto scolastico, dipendenti senza lavoro dopo cambio d'appalto. «Non rispettata clausola sociale»

Otto ricorrenti chiamano in causa il Comune: «Non ha vigilato»

mercoledì 22 dicembre 2021 18.27
A cura di Giuseppe Di Bisceglie
Senza lavoro dopo che la cooperativa per la quale lavoravano ha perso, dopo 20 anni, l'appalto per il trasporto scolastico nel Comune di Corato.

È quanto accaduto ad alcuni lavoratori della cooperativa "Corato Giovani" di Corato che dal 2000 al 2020 si è occupata di accompagnare a scuola bambini e ragazzi che usufruivano del servizio comunale.

Nel 2021 la cooperativa non si è più aggiudicata l'appalto, vinto dalla Capogna Autoservizi srl. A seguito del cambio di aggiudicatario e non sapendo in che modo impiegare le persone precedentemente impegnate nel servizio di trasporto scolastico, la Corato Giovani non ha rinnovato loro il contratto, non prima però di aver comunicato al Comune l'elenco delle persone da collocare presso la società aggiudicataria dell'appalto in ragione della clausola sociale, ovvero presso il Comune stesso.

Il posto di lavoro, però, non è arrivato, né dall'azienda aggiudicataria né dal Comune. Per questo i lavoratori, assistiti dagli avvocati Sabino Patruno e Danilo Volpe, hanno presentato ricorso chiedendo il risarcimento degli stipendi non percepiti e l'assegnazione del posto di lavoro.

I legali contestano la non applicazione della clausola sociale in ragione della quale «la Capogna autoservizi srl (...) aveva l'obbligo di assumere i dipendenti in forza presso la Corato Giovani». Un obbligo, fanno notare i legali, derivante non soltanto dalla legge ma anche nel capitolato di appalto in cui è espressamente prevista la «salvaguardia dell'occupazione del personale in forza al gestore uscente».

Dalle carte, inoltre, emerge che il Comune stesso aveva fatto notare all'azienda vincitrice dell'appalto che il capitolato prevedeva la clausola sociale e pertanto bisognava attenersi ad esso.

I legali dei lavoratori, inoltre, fanno notare che «Il Comune di Corato (...) non solo non ha inteso rescindere il contratto con la stessa affidataria, ma alla scadenza dell'affidamento non ha inviato una nuova gara ad evidenza pubblica per l'assegnazione del servizio» prevedendo di fatto una proroga all'azienda aggiudicataria. Pertanto, scrivono i legali, «Il Comune di Corato è responsabile solidalmente con la Capogna Autoservizi S.r.l. di tutte le retribuzioni ad oggi non corrisposte». Una cifra che si attesterebbe al di sopra dei 200mila euro per tutti i lavoratori non assorbiti in ragione della clausola sociale.

La questione, probabilmente, finirà nelle aule giudiziarie, in cui la vertenza sarà risolta da un giudice che, raccolti tutti gli elementi, potrà esprimersi sulla legittimità dell'atto. Rimane però uno strascico di natura sociale legata alla perdita del posto di lavoro di chi, a lungo, ha lavorato per conto del Comune.

LA REPLICA DELL'AZIENDA CAPOGNA AUTOSERVIZI SRL

Gentile Direttore,
In nome e nell'interesse della Capogna Autoservizi s.r.l. in persona del suo legale rapp.te pro-tempore ing. Franco Capogna si contesta integralmente il contenuto dell'articolo quest'oggi pubblicato sulla Sua testata dal titolo "Trasporto Scolastico, dipendenti senza lavoro dopo cambio d'appalto. Non rispetta clausola sociale".
Le ragioni dei lavoratori, che comunque la Capogna Autotrasporti s.r.l. contesta, ove fondate, dovrebbero evidentemente essere fatte valere in altra sede.
Preme altresì sottolineare che la stessa Capogna Autotrasporti s.r.l. è risultata aggiudicataria della gara indetta dal Comune di Corato per il servizio di trasporto. A tale gara non ha partecipato la Cooperativa Corato Giovani.
La mia assistita, pertanto, nel sollecitare la pubblicazione della presente, si riserva di far valere ogni proprio diritto nelle opportune sedi nei confronti di chicchessia a tutela del suo buon nome e dell'immagine gravemente compromessa.
cordiali saluti.
Avv. Michele De Benedittis