Corato, tutto tace

Il proprietario Maldera non si è ancora espresso. L'assenza di una struttura è un freno ai progetti di sviluppo del club

lunedì 6 giugno 2022 8.51
A cura di Vito Troilo
Il cruccio principale è l'indisponibilità di un impianto adeguato. Emigrare altrove, ancora una volta, sarà inevitabile. L'andamento della stagione appena conclusa ha lasciato l'amaro in bocca, al netto dell'ingarbugliata formula di svolgimento del campionato di Eccellenza e delle difficoltà di ogni tipo incontrate lungo il percorso. Quali prospettive - ci si chiede - ha il Corato calcio? Quali saranno le decisioni della proprietà del club?

Giuseppe Maldera potrebbe rilanciare e allestire un organico con l'obiettivo di centrare l'agognata promozione in Serie D; potrebbe optare per un'annata di assestamento in attesa di comprendere se e quando la città riuscirà a proiettarsi in una dimensione accettabile in termini di offerta dell'impiantistica sportiva; potrebbe persino cercare di rilevare un titolo per assicurarsi la partecipazione al massimo campionato dilettantistico nazionale; potrebbe infine mollare tutto e riuscirebbe piuttosto complicato dargli torto. Per ora, tutto tace.