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Dicembre coratino, le riflessioni di un nostro lettore

In una lunga lettera una piccata critica al cartellone

Pregiatissimo Direttore, le scrivo per invitare lei ed i suoi lettori a riflettere su alcuni accadimenti della nostra amata Corato.

Spulciando nel sito istituzionale del Comune di Corato ed esattamente nella voce Albo Pretorio, mi sono imbattuto in tante voci, cosiddette di spesa.
Forse sarà la mia vista non abituata a scorgere tante delibere ma a pelle mi è sembrato di vederne, in proporzione, una quantità superiore a quelle prodotte dalle tante giunte succedutesi nell'ultimo mandato amministrativo; sta di fatto che per chi come me non è del "mestiere", vedere una mole di delibere concentrate in pochi mesi, hanno fatto scaturire in me una certa curiosità e mi hanno indotto ad aprirne alcune.

Tutte alquanto interessanti e meritevoli di attenzione, particolari quelle che protendono al sociale, cooperative, associazioni no profit… tutte a spese dei contribuenti locali.
Sarà che sono un tradizionalista ma io la beneficenza l'ho fatta sempre e solo dalle mie tasche e non ho mai chiesto soldi ad altri per una mia visibilità sociale, comunque siamo sotto Natale ed ogni iniziativa è buona per il prossimo, purché paghi il prossimo…

Sarà che l'emozionante lettura mi ha coinvolto ed appassionato, di certo sono arrivato, andando a ritroso alla n° 14 del 30-11-2018 "APPROVAZIONE PROGRAMMA DEL DICEMBRE CORATINO 2018. CONCESSIONE PATROCINIO ECONOMICO E MORALE. APPROVAZIONE ATTO DI INDIRIZZO"… d'impatto, capire cosa si fosse potuto organizzare sotto una gestione commissariale, sembrava cosa buona e giusta sino a quando non ho aperto il file del bilancio ed ho capito che i quattro spiccioli da me ipotizzati, in realtà erano oltre 40.000.

Mi sono detto, certo che con una cifra alquanto impegnativa, visto il periodo di vacche magre, sicuramente, l'eccellente vicario del prefetto, non ha voluto farci patire la differenza degli scorsi anni e sicuramente, sia pur con la parsimonia del caso, avrà fatto in modo di offrire alla citta che lo ospita, un'atmosfera natalizia accogliente…

Purtroppo l'incantesimo è presto svanito quando ho iniziato a leggere le voci correlate…

Buona parte delle risorse, sono state "donate" ad associazioni, parrocchie, teatranti, scuole movimenti politico/cristiani che a vario titolo si prefiggono di organizzare fotocopie di progetti già realizzati…

La Pro Loco ha portato a casa quasi 1/5 dell'intero budget, oltre 7.000 €, per l'organizzazione del famoso falò di S. Lucia ed altri eventi minori di routine.

La voce addobbi natalizi non esiste, esiste invece una voce "luminarie" per un costo di 10.000 € senza precisazione dell'impresa che le realizzerà.

Per farla breve tutto ciò alla modica cifra di 43.334 € di cui
  • 5.504 € di costi A.S.I.P.U. (servizi di allaccio corrente transenne e varie);
  • 36.830€ di patrocinio economico e concessione teatrale varie iniziative
  • 1.000 € di spese impreviste ivi compreso i cornetti ed i cappuccini agli addetti ai lavori…
Ora da cittadino mi chiedo e giro ai suoi lettori la domanda, è giusto spendere tale cifra con un riscontro deludente nei contenuti?
Si possono "donare" somme di denaro ad associazioni strutturate e per niente laiche che sperperano soldi per doppiare eventi in contemporanea?
E' logico che ogni associazione parrocchiale ottenga e spenda soldi pubblici per accendersi il proprio falò, come se quello centrale non fosse riconosciuto da loro?
Si può spendere una bella fetta della cifra stanziata, per un'unica manifestazione, per vedere 20 bancarelle, stile fiera, disposte a caso che a loro volta, pagano una quota di partecipazione all'organizzazione dell'evento?
Quanto possono costare alcuni quintali di legna, 10 locandine e qualche microfono… sicuramente non una cifra eccessiva e allora, perché sperperare soldi pubblici... cui prodest?

E 'giusto riconoscere un vantaggio economico ad un'associazione che fondamentalmente sponsorizza le proprie attività, non sempre gratuite e costruite ad arte per fare impresa familiare ?

Ma la cosa più scandalosa, a mio avviso è quella che ci si traghetta verso un Natale sterile di luci di addobbi e di tutto ciò che è primario per una città, vedasi a confronto la viciniora Ruvo di Puglia ad appannaggio di iniziative trite, ritrite, doppiate e soprattutto gonfiate nei costi perché forse l'eccesso di discrezionalità da parte di alcune associazioni culturali le portano a non essere trasparenti.

Visto che temporaneamente non vi è un politico, alla guida di questo sciagurato paese, ma un commissario prefettizio, confido in questi affinché si controlli, con la presentazione, da parte dei soggetti sovvenzionati, di fatture o ricevute, di contratti di appalti esterni fatti con criteri di legalità e di tracciabilità di flussi.

Concludendo, caro Direttore, auguro a Lei ed ai suoi lettori, un sereno Natale quest'anno del tutto eccezionale per alcuni che sotto l'albero, contrariamente agli scorsi anni, troveranno diamanti per le proprie mogli e sussidi per i propri figli
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