Castel del Monte riapre ma lascia fuori le guide turistiche

Dal GAL: «Misura inadeguata che mortifica i lavoratori del settore»

venerdì 3 luglio 2020
È stata una delle riaperture più attese, quanto oggetto di polemiche, quella del Castel del Monte che mercoledì 1° luglio ha riaperto le sue porte ai turisti, ma non alle guide turistiche.

Molti i turisti che avevano prenotato i loro biglietti, anche prima del diffondersi della pandemia, ma che hanno dovuto effettuare la visita all'interno del sito UNESCO senza l'accompagnamento delle guide turistiche professionali pugliesi fermate all'ingresso. La Direzione Regionale Musei Puglia ha infatti stabilito che l'attività di guida potrà essere effettuata esclusivamente da parte del personale della società concessionaria del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, la Nova Apulia, impedendo, di fatto, l'attività professionale a tutte le guide abilitate esterne.

Una disposizione, quella della Direzione Regionale Musei Puglia, insolita dato che è stata applicata solo al maniero federiciano e non a tutti gli altri siti culturali gestiti dall'ente.

Ad intervenire in merito, anche il Presidente del Gruppo d'Azione Locale "Le Città di Castel del Monte", Michelangelo de Benedittis che stigmatizza l'accaduto, chiedendo, al contempo, alla Direzione del Polo museale di Bari di ripristinare, pur con le dovute cautele anti Covid 19, la normale condizione di accesso per gli addetti ai lavori: «Avevamo promosso – precisa - la costituzione di un "Patto per lo sviluppo territoriale"per contribuire a rendere più efficiente un ambito così importante come il sito Unesco che dà il nome al nostro Gruppo di Azione Locale e adesso, invece, prendiamo atto di una situazione spiacevole che non aiuta lo sviluppo del territorio. Ci auspichiamo – continua – che quanto prima i vertici del Polo museale di Bari si ricredano su questa misura assolutamente inadeguata. Per Castel del Monte, occorre unità di intenti e lavoro di concerto. Questo tipo di decisioni mortificano chi lavora quotidianamente e getta un'ombra di discredito su tutto il mondo dell'accoglienza pugliese.

Il GAL, come già anticipato, aveva promosso la costituzione di un'intesa con Parco Nazionale dell'Alta Murgia, Soprintendenza pugliese ai Beni Culturali e Camera di Commercio di Bari, per rendere più efficienti ed efficaci gli interventi a favore dello sviluppo locale, integrando opportunamente azioni di progettazione, marketing territoriale, politiche agricole, politiche per il turismo, politiche ambientali, politiche per le imprese, innovazione e ricerca, secondo i compiti istituzionali attribuiti e gli impegni di collaborazione già assunti tra le parti firmatarie del protocollo. A tal fine, il GAL aveva messo a disposizione il proprio Info-Point, ubicato a pochi metri dal Castello, in una posizione strategica per essere un primo punto di accoglienza per i turisti ed un riferimento anche per le guide.

Una battuta d'arresto come quella della prima giornata di apertura, in definitiva, non giova allo sviluppo, ma mette in serio pericolo un tema delicato come quello della coesione territoriale» – conclude De Benedettis.

A scendere in campo anche la Confguide-Confcommercio Bari-BAT che ha presentato istanza di accesso atti amministrativi sia a Nova Apulia srl che Direziona Mibact Puglia per estrarre copia del documento che vieterebbe l'espletamento del servizio all'interno del sito da parte di guide turistiche non rientranti tra il personale interno.