Cinque anni di amministrazione De Benedittis: le riflessioni dei consiglieri
Le risposte dei consiglieri Alessandro Palmieri, Vincenzo Mastrodonato e Giuseppe Di Bartolomeo
lunedì 6 ottobre 2025
17.36
Il 5 ottobre l'attuale amministrazione ha compiuto cinque anni. In questo periodo, numerosi e vari sono stati gli interventi e le sfide che sono state affrontate e che hanno influito sulla vita della città. Tanti i progetti sociali e culturali proposti, diverse le iniziative di digitalizzazione mirate a rendere la città sempre più al passo con i tempi. L'attenzione alle strade e i provvedimenti circa la sicurezza in città sono tra gli argomenti più discussi: tra risultati effettivamente realizzati e promesse in fase di elaborazione, la risposta dei cittadini non sempre è positiva.
Le interviste racchiuse in questo articolo tentano di dare delle risposte da parte di chi vive ogni giorno a contatto con l'amministrazione e le problematiche locali.
I consiglieri Alessandro Palmieri, Vincenzo Mastrodonato e Giuseppe Di Bartolomeo hanno proposto il loro punto di vista circa un bilancio complessivo di questi cinque anni.
Come sono cambiati il Comune e la città in questi 5 anni e quali ritiene siano stati i risultati più significativi raggiunti?
Palmieri: "Il Comune ha vissuto una fase di profonda riorganizzazione interna: abbiamo bandito nuovi concorsi, assunto personale e dirigenti, restituendo efficienza e trasparenza a una macchina amministrativa che per anni era rimasta bloccata a causa delle irregolarità delle passate gestioni, come certificato anche dall'ispezione MEF. Oggi il Comune è più solido e in grado di rispondere meglio ai cittadini. Parallelamente, la città è cambiata molto: non solo grazie alle numerose opere pubbliche completate e a quelle in corso, ma anche perché Corato sta diventando una città più moderna e attrattiva, capace di guardare al futuro. Oltre al rafforzamento della struttura amministrativa, sono stati raggiunti traguardi importanti per la crescita e l'immagine della città. Per la prima volta Corato ha visto riconosciuto ufficialmente il suo valore culturale e turistico, ottenendo il titolo di Città d'arte. Questo ci ha permesso di dare nuovo impulso a eventi, iniziative culturali e attività di promozione che hanno fatto riscoprire la bellezza e la storia del nostro territorio. Un altro risultato di rilievo riguarda le politiche economiche: abbiamo messo in campo misure concrete di sostegno e valorizzazione delle eccellenze locali, in particolare del nostro prodotto principe, l'olio extravergine di oliva coratina, promuovendolo con forza a livello nazionale e internazionale. Inoltre, e qui sono evidentemente di parte, abbiamo fatto un grandissimo lavoro in campo sportivo. La nostra città è ancora oggi in deficit di strutture adeguate, ma in soli quattro anni siamo riusciti a riaprire lo stadio comunale, a programmare l'avvio dei lavori per una nuova pista di atletica capace di ospitare eventi sportivi di livello nazionale e internazionale, a completare un campo di baskin – basket inclusivo – finanziato in gran parte da un bando regionale, e a predisporre l'avvio dei lavori di ristrutturazione del Palazzetto dello Sport, che non veniva manutenuto dal 1979, grazie ai fondi del bando Sport e Periferie. A breve partiranno anche i lavori per un playground inclusivo, finanziato dal bando Sport Illumina."
Mastrodonato: "Il Comune, come diversi comuni d'Italia hanno potuto usufruire di diversi fondi europei e non, per effettuare lavori di rifacimento urbani e strutturali ( vedasi strade in primis), oltre all'opportunità di effettuare assunzioni che nel passato erano vietati da obblighi di bilancio."
Di Bartolomeo: "In questi cinque anni il Comune di Corato è diventato un luogo innanzitutto più accessibile sotto molti punti di vista. Da un lato abbiamo lavorato per arricchire e semplificare i servizi, rendendoli più facili da utilizzare e più vicini alle esigenze concrete dei cittadini. Dall'altro è cambiato anche il modo di intendere il ruolo di chi amministra: oggi un Consigliere, un Assessore o il Sindaco sono figure più raggiungibili, più presenti sul territorio e più disponibili al dialogo diretto. Questo significa che non ci si limita più a prendere decisioni dall'alto, ma si costruiscono risposte insieme alla comunità, ascoltando bisogni, raccogliendo proposte e condividendo percorsi. La trasformazione in meglio del Comune passa necessariamente anche dal suo bilancio, e in questo un grande slancio è stato possibile grazie all'approvazione avvenuta quest'anno a tempo di record a inizio gennaio. Mai nessuno negli ultimi 25 anni ha fatto di meglio. 5 anni sono tanti, e tanti sono gli obiettivi che passo dopo passo come città abbiamo raggiunto e come amministrazione ci siamo impegnati a portare a casa. Ultimo temporalmente lo stadio, rimodernato e messo in sicurezza dopo anni di incuranza e che è pronto per la sua riapertura. Corato oggi finalmente vede e valorizza i giovani: penso al bando "Restare" che ha consentito a tanti ragazzi di avviare esperienze lavorative in aziende del territorio, all'apertura di spazi come Porta Futuro, Galattica, all'avvio di iniziative di successo come Cinebonus, Forever Young e Corato Sound fest, che ha avuto la sua importante ricaduta anche sullo sviluppo economico. Penso alle opere pubbliche, una su tutte il rifacimento dell'Estramurale che donerà un nuovo volto green alla Città, la nuova Piazza Buonarroti, e i lavori in dirittura d'arrivo per ex Liceo e nuovi asili nido in via della macina e via lago di Viti. Lavori immensi sono stati dedicati al cimitero per restituirgli il decoro e rispetto che merita. La digitalizzazione è stata una delle priorità portate in campo grazie a oltre un milione e mezzo di euro di finanziamenti PNRR e regionali intercettati e per cui ho collaborato in qualità di consigliere delegato, e che hanno prodotto una vera rivoluzione nei servizi digitali offerti al cittadino e degli strumenti messi a disposizione della stessa macchina amministrativa, come la rete Wi-Fi, assurdamente assente fino a quest'anno. Il nuovo sito comunale, aggiornato dopo 20 anni dall'ultima versione, rappresenta per me certamente un traguardo che mi emoziona in modo particolare. Un grandissimo lavoro è stato portato avanti sulle politiche sociali, riorganizzando sia i servizi sia il personale per renderlo più aderente alle esigenze degli utenti. Le iniziative culturali attive tutto l'anno a Corato sono ormai una certezza riconosciuta dentro la Città e fuori, come testimoniano i dati in costante crescita della Regione sugli arrivi e sul turismo. Impossibile non citare come risultato l'apertura della nuova biblioteca, che oggi ci invidia anche chi risiede al nord. La crescita della nostra città si è registrata nella sua promozione tramite anche i prodotti locali, uno su tutti il nostro olio "La Coratina", che oggi ci colloca tra i riferimenti nel settore."
Quali sono, secondo Lei, le sfide più urgenti da affrontare?
Palmieri: "La sfida più urgente riguarda la sicurezza. Viviamo tempi in cui la microcriminalità, soprattutto minorile, si sta diffondendo a macchia d'olio. Episodi odiosi stanno scuotendo tutte le nostre comunità: basti pensare a Giovinazzo, dove per gioco e noia dei ragazzini è stato incendiato un parco giochi. Grave è anche la diffusione dello spaccio di droga, con la manovalanza della vendita al dettaglio affidata sempre più spesso a minorenni. Questi fenomeni sono il risultato di anni di trascuratezza delle politiche sociali. Per questo abbiamo destinato risorse importanti proprio alle politiche sociali: perché la repressione è necessaria, ma non basta. È fondamentale dare ai giovani spazi sicuri di aggregazione in cui possano crescere, formarsi e prepararsi a essere i cittadini del futuro. E quando penso a questo, penso alla nuova Biblioteca Comunale – una delle più belle e moderne del Sud Italia – o al Vecchio Liceo, riattato con i fondi PNRR, che presto verrà restituito alla città come centro di aggregazione giovanile. Una struttura che offrirà spazi dedicati alla musica, al teatro e al work sharing, diventando un vero polo creativo per le nuove generazioni. Con i fondi PNRR stiamo inoltre costruendo due nuovi asili nido pubblici. È una scelta precisa della nostra amministrazione: investire sugli asili nido significa investire sul futuro. Non è solo una questione educativa, ma anche sociale, perché permette in particolare alle donne di conciliare meglio lavoro e famiglia. In un momento storico in cui tutti sottolineano, almeno a parole, l'importanza del lavoro femminile, occorre ricordare che senza servizi adeguati – come appunto gli asili nido – questa possibilità resta sulla carta. Accanto alla sicurezza, alle politiche giovanili e a quelle sociali, restano prioritarie le sfide legate al rilancio economico, allo sviluppo sostenibile, al miglioramento della vivibilità urbana e alla capacità di attrarre investimenti e fondi europei per continuare a modernizzare la città."
Mastrodonato: "Come alcuni comuni a noi vicini sicuramente la sicurezza."
Di Bartolomeo: "Una sfida su tutte a mio parere da affrontare nel futuro sarà ripensare alla mobilità urbana, oggi troppo incentrata sull'utilizzo del veicolo personale. In questo senso il lavoro è stato avviato con la presentazione lo scorso maggio del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, oggi in discussione per la futura approvazione in consiglio comunale. In tal senso è irrimandabile l'istituzione di un'area pedonale h24 e di bike sharing. Va inoltre rivisto il trasporto pubblico, che oggi c'è ma di fatto è inutilizzato perché incomprensibile."
Com'è il rapporto tra maggioranza e opposizione?
Palmieri: "Il confronto politico è talvolta acceso, ma la dialettica è parte della vita democratica. La maggioranza ha il compito di governare, l'opposizione quello di vigilare e stimolare. Ci sono state occasioni di collaborazione su temi importanti per la città, e ogni volta che è stato possibile abbiamo cercato punti di incontro, perché l'interesse comune deve restare sempre e solo Corato. Abbiamo fatto tanto per Corato, ma sappiamo che tanto possiamo e dobbiamo ancora fare. Con la stessa passione e dedizione continueremo a lavorare, perché la nostra città merita il meglio e insieme possiamo renderla ogni giorno più bella, più giusta e più forte."
Mastrodonato: "Il mio rapporto negli anni è stato sempre di massimo rispetto sia dei ruoli che sia delle responsabilità reciproche."
Di Bartolomeo: "Il rapporto tra maggioranza e minoranza è stato caratterizzato da momenti di confronto e da visioni diverse, come è naturale in politica. Come maggioranza abbiamo sempre cercato il dialogo e la collaborazione per i temi importanti per la città, perché crediamo che anche da posizioni differenti possano nascere proposte utili. Alla fine, l'obiettivo comune deve essere quello di lavorare per il bene della comunità."
Le interviste racchiuse in questo articolo tentano di dare delle risposte da parte di chi vive ogni giorno a contatto con l'amministrazione e le problematiche locali.
I consiglieri Alessandro Palmieri, Vincenzo Mastrodonato e Giuseppe Di Bartolomeo hanno proposto il loro punto di vista circa un bilancio complessivo di questi cinque anni.
Come sono cambiati il Comune e la città in questi 5 anni e quali ritiene siano stati i risultati più significativi raggiunti?
Palmieri: "Il Comune ha vissuto una fase di profonda riorganizzazione interna: abbiamo bandito nuovi concorsi, assunto personale e dirigenti, restituendo efficienza e trasparenza a una macchina amministrativa che per anni era rimasta bloccata a causa delle irregolarità delle passate gestioni, come certificato anche dall'ispezione MEF. Oggi il Comune è più solido e in grado di rispondere meglio ai cittadini. Parallelamente, la città è cambiata molto: non solo grazie alle numerose opere pubbliche completate e a quelle in corso, ma anche perché Corato sta diventando una città più moderna e attrattiva, capace di guardare al futuro. Oltre al rafforzamento della struttura amministrativa, sono stati raggiunti traguardi importanti per la crescita e l'immagine della città. Per la prima volta Corato ha visto riconosciuto ufficialmente il suo valore culturale e turistico, ottenendo il titolo di Città d'arte. Questo ci ha permesso di dare nuovo impulso a eventi, iniziative culturali e attività di promozione che hanno fatto riscoprire la bellezza e la storia del nostro territorio. Un altro risultato di rilievo riguarda le politiche economiche: abbiamo messo in campo misure concrete di sostegno e valorizzazione delle eccellenze locali, in particolare del nostro prodotto principe, l'olio extravergine di oliva coratina, promuovendolo con forza a livello nazionale e internazionale. Inoltre, e qui sono evidentemente di parte, abbiamo fatto un grandissimo lavoro in campo sportivo. La nostra città è ancora oggi in deficit di strutture adeguate, ma in soli quattro anni siamo riusciti a riaprire lo stadio comunale, a programmare l'avvio dei lavori per una nuova pista di atletica capace di ospitare eventi sportivi di livello nazionale e internazionale, a completare un campo di baskin – basket inclusivo – finanziato in gran parte da un bando regionale, e a predisporre l'avvio dei lavori di ristrutturazione del Palazzetto dello Sport, che non veniva manutenuto dal 1979, grazie ai fondi del bando Sport e Periferie. A breve partiranno anche i lavori per un playground inclusivo, finanziato dal bando Sport Illumina."
Mastrodonato: "Il Comune, come diversi comuni d'Italia hanno potuto usufruire di diversi fondi europei e non, per effettuare lavori di rifacimento urbani e strutturali ( vedasi strade in primis), oltre all'opportunità di effettuare assunzioni che nel passato erano vietati da obblighi di bilancio."
Di Bartolomeo: "In questi cinque anni il Comune di Corato è diventato un luogo innanzitutto più accessibile sotto molti punti di vista. Da un lato abbiamo lavorato per arricchire e semplificare i servizi, rendendoli più facili da utilizzare e più vicini alle esigenze concrete dei cittadini. Dall'altro è cambiato anche il modo di intendere il ruolo di chi amministra: oggi un Consigliere, un Assessore o il Sindaco sono figure più raggiungibili, più presenti sul territorio e più disponibili al dialogo diretto. Questo significa che non ci si limita più a prendere decisioni dall'alto, ma si costruiscono risposte insieme alla comunità, ascoltando bisogni, raccogliendo proposte e condividendo percorsi. La trasformazione in meglio del Comune passa necessariamente anche dal suo bilancio, e in questo un grande slancio è stato possibile grazie all'approvazione avvenuta quest'anno a tempo di record a inizio gennaio. Mai nessuno negli ultimi 25 anni ha fatto di meglio. 5 anni sono tanti, e tanti sono gli obiettivi che passo dopo passo come città abbiamo raggiunto e come amministrazione ci siamo impegnati a portare a casa. Ultimo temporalmente lo stadio, rimodernato e messo in sicurezza dopo anni di incuranza e che è pronto per la sua riapertura. Corato oggi finalmente vede e valorizza i giovani: penso al bando "Restare" che ha consentito a tanti ragazzi di avviare esperienze lavorative in aziende del territorio, all'apertura di spazi come Porta Futuro, Galattica, all'avvio di iniziative di successo come Cinebonus, Forever Young e Corato Sound fest, che ha avuto la sua importante ricaduta anche sullo sviluppo economico. Penso alle opere pubbliche, una su tutte il rifacimento dell'Estramurale che donerà un nuovo volto green alla Città, la nuova Piazza Buonarroti, e i lavori in dirittura d'arrivo per ex Liceo e nuovi asili nido in via della macina e via lago di Viti. Lavori immensi sono stati dedicati al cimitero per restituirgli il decoro e rispetto che merita. La digitalizzazione è stata una delle priorità portate in campo grazie a oltre un milione e mezzo di euro di finanziamenti PNRR e regionali intercettati e per cui ho collaborato in qualità di consigliere delegato, e che hanno prodotto una vera rivoluzione nei servizi digitali offerti al cittadino e degli strumenti messi a disposizione della stessa macchina amministrativa, come la rete Wi-Fi, assurdamente assente fino a quest'anno. Il nuovo sito comunale, aggiornato dopo 20 anni dall'ultima versione, rappresenta per me certamente un traguardo che mi emoziona in modo particolare. Un grandissimo lavoro è stato portato avanti sulle politiche sociali, riorganizzando sia i servizi sia il personale per renderlo più aderente alle esigenze degli utenti. Le iniziative culturali attive tutto l'anno a Corato sono ormai una certezza riconosciuta dentro la Città e fuori, come testimoniano i dati in costante crescita della Regione sugli arrivi e sul turismo. Impossibile non citare come risultato l'apertura della nuova biblioteca, che oggi ci invidia anche chi risiede al nord. La crescita della nostra città si è registrata nella sua promozione tramite anche i prodotti locali, uno su tutti il nostro olio "La Coratina", che oggi ci colloca tra i riferimenti nel settore."
Quali sono, secondo Lei, le sfide più urgenti da affrontare?
Palmieri: "La sfida più urgente riguarda la sicurezza. Viviamo tempi in cui la microcriminalità, soprattutto minorile, si sta diffondendo a macchia d'olio. Episodi odiosi stanno scuotendo tutte le nostre comunità: basti pensare a Giovinazzo, dove per gioco e noia dei ragazzini è stato incendiato un parco giochi. Grave è anche la diffusione dello spaccio di droga, con la manovalanza della vendita al dettaglio affidata sempre più spesso a minorenni. Questi fenomeni sono il risultato di anni di trascuratezza delle politiche sociali. Per questo abbiamo destinato risorse importanti proprio alle politiche sociali: perché la repressione è necessaria, ma non basta. È fondamentale dare ai giovani spazi sicuri di aggregazione in cui possano crescere, formarsi e prepararsi a essere i cittadini del futuro. E quando penso a questo, penso alla nuova Biblioteca Comunale – una delle più belle e moderne del Sud Italia – o al Vecchio Liceo, riattato con i fondi PNRR, che presto verrà restituito alla città come centro di aggregazione giovanile. Una struttura che offrirà spazi dedicati alla musica, al teatro e al work sharing, diventando un vero polo creativo per le nuove generazioni. Con i fondi PNRR stiamo inoltre costruendo due nuovi asili nido pubblici. È una scelta precisa della nostra amministrazione: investire sugli asili nido significa investire sul futuro. Non è solo una questione educativa, ma anche sociale, perché permette in particolare alle donne di conciliare meglio lavoro e famiglia. In un momento storico in cui tutti sottolineano, almeno a parole, l'importanza del lavoro femminile, occorre ricordare che senza servizi adeguati – come appunto gli asili nido – questa possibilità resta sulla carta. Accanto alla sicurezza, alle politiche giovanili e a quelle sociali, restano prioritarie le sfide legate al rilancio economico, allo sviluppo sostenibile, al miglioramento della vivibilità urbana e alla capacità di attrarre investimenti e fondi europei per continuare a modernizzare la città."
Mastrodonato: "Come alcuni comuni a noi vicini sicuramente la sicurezza."
Di Bartolomeo: "Una sfida su tutte a mio parere da affrontare nel futuro sarà ripensare alla mobilità urbana, oggi troppo incentrata sull'utilizzo del veicolo personale. In questo senso il lavoro è stato avviato con la presentazione lo scorso maggio del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, oggi in discussione per la futura approvazione in consiglio comunale. In tal senso è irrimandabile l'istituzione di un'area pedonale h24 e di bike sharing. Va inoltre rivisto il trasporto pubblico, che oggi c'è ma di fatto è inutilizzato perché incomprensibile."
Com'è il rapporto tra maggioranza e opposizione?
Palmieri: "Il confronto politico è talvolta acceso, ma la dialettica è parte della vita democratica. La maggioranza ha il compito di governare, l'opposizione quello di vigilare e stimolare. Ci sono state occasioni di collaborazione su temi importanti per la città, e ogni volta che è stato possibile abbiamo cercato punti di incontro, perché l'interesse comune deve restare sempre e solo Corato. Abbiamo fatto tanto per Corato, ma sappiamo che tanto possiamo e dobbiamo ancora fare. Con la stessa passione e dedizione continueremo a lavorare, perché la nostra città merita il meglio e insieme possiamo renderla ogni giorno più bella, più giusta e più forte."
Mastrodonato: "Il mio rapporto negli anni è stato sempre di massimo rispetto sia dei ruoli che sia delle responsabilità reciproche."
Di Bartolomeo: "Il rapporto tra maggioranza e minoranza è stato caratterizzato da momenti di confronto e da visioni diverse, come è naturale in politica. Come maggioranza abbiamo sempre cercato il dialogo e la collaborazione per i temi importanti per la città, perché crediamo che anche da posizioni differenti possano nascere proposte utili. Alla fine, l'obiettivo comune deve essere quello di lavorare per il bene della comunità."