Consiglio comunale deserto, Loiodice: "Atto di inciviltà. Il sindaco spieghi"

Lunga nota a firma del capogruppo del Partito Democratico

domenica 8 luglio 2018 18.11
Definire "pietoso" quanto accaduto venerdì sera in aula consigliare, significa avere rispetto di coloro che appartengono a questa evanescente maggioranza di governo cittadino che ha ben pensato di far andare deserta la seduta di consiglio comunale non presentandosi affatto in aula venerdì 6 luglio.

La "pietas romana" infatti è un sentimento che induce amore compassione e rispetto per gli altri ma questi signori non meriterebbero affatto tutto ciò.

Sono cresciuto nutrendomi di sani principi di democrazia e mi hanno da sempre insegnato che sui principi democratici e nel rispetto della parsona trovano fondamento i modelli di convivenza civile.

Poiché quanto accaduto è segno di massima inciviltà se ne deduce che a Corato non regna la democrazia ma la dittatura.

La dittatura del nulla, del non governare, del vivere alla giornata (politicamente parlando), dell'essere affanosamente alla ricerca continua di numeri che garantiscano nuove maggioranze, facendo sì che una comunità ritenuta un modello esemplare da imitare, il fiore all'cchiello del Nord barese, retrocedesse , negli ultimi anni, all'ultimo posto nei confronti dei comuni viciniori.

Tornando a venerdì come si può non stigmatizzare il comportamento indecoroso e irrispettoso di questa pseudomaggioranza nei confronti non solo di quei consiglieri (sei di minoranza e due di "maggioranza ?" ) presenti in aula ma delle istituzioni? A questi signori vorrei ricordare che i loro colleghi sono delle persone e che il "Consiglio Comunale" rappresenta la massima assise cittadina e di riflesso l'intera cittadinanza.

I coratini, prendano atto, semmai non l'avessero già fatto, che il Sindaco Mazzilli e la sua fumosa maggioranza non ha il benchè minimo rispetto per gli stessi, al pari del Presidente del consiglio Ignazio Salerno che teoricamente, ma molto teoricamente, dovrebbe essere la figura super partes garante delle rappresentanze democraticamente elette e che ha ritenuto, anch'egli, opportuno assentarsi, palesando ancora una volta di non poter più garantire l'imparzialità. Il Presidente Salerno, avendo palesato di politicizzare il suo mandato farebbe cosa saggia a non attendere un ulteriore mozione di sfiducia dimettendosi dalla carica.

Ribadisco quanto detto in un mio post: "non hanno solo toccato e raschiato il fondo, lo hanno perforato".
Il bon ton istituzionale avrebbe voluto che fossero stati avvisati tutti i consiglieri, o perlomeno i capigruppo, che il Consiglio Comunale non si sarebbe celebrato. I pochi presenti hanno abbandonato le proprie attività e i propri affetti.
Per noi del Partito Democratico, la Politica è quell'arte nobile del mettersi al servizio degli altri in maniera totalmente gratuita e distaccata dagli interessi personali, cosa che a quanto pare non appartiene a tutti, se è vero che il motivo delle assenze sia legato a dissapori interni alla maggioranza per una mera spartizione di incarichi di sottogoverno, ma questo forse lo scopriremo nei prossimi giorni, come scopriremo se il Sig. Primo cittadino intende nominare un suo vice o continua a soffrire di narcisistica onnipotenza.

Quel che è peggio è che ad oggi non sono pervenute alcune scuse.
Anzi il Sig. Sindaco in un suo post, come sempre autocelebrativo, peggiora il tutto. Chiede scusa sì, ma solo ai due consiglieri di maggioranza presenti, Cataldo Mazzilli e Franco Caputo, offendendo la loro intelligenza e dimostrando ancora una volta che la politica che egli conosce è quella con la p minuscola.
In primis offende i due perché è del tutto evidente che ciò che gli interessa sono i loro voti per approvare i punti all'odg del prossimo consiglio, ponendoli al pubblico ludibrio; inconsciamente poi rende pubblico il suo modo di intendere i principi democratici che regolano la vita di una collettività: le minoranze non esistono e men che meno vanno ascoltate; l'importante è che si faccia ciò che voglio io e come dico io.
Sindaco ma non è che questa voglia dell'Io a tutti i costi è stata la concausa dell'infinita crisi amministrativa?

Tornando al post, il Sindaco dice: "…. È andata deserta per l'improvvisa annunciata assenza di alcuni consiglieri comunali" e poco dopo "spero che quanto accaduto sia riconducibile nella sfera della cosiddetta "dialettica politica" …" offendendo questa volta le intelligenze dei cittadini. Non abbiamo l'anello al naso, intanto si metta d'accordo con se stesso. Se l'assenza è improvvisa non può essere annunciata e se si tratta di assenze per sopraggiunti impedimenti non si comprende quale sia il nesso con la dialettica politica.

Per la seconda volta mi trovo costretto a dire che avrebbe fatto meglio a non pubblicare il post, in verità sono tanti i post in cui si autosmentisce.
Voglio concludere questa mia breve riflessione offrendo però al Sindaco una ulteriore possibilità: ha più volte annunciato che sarebbe venuto in Consiglio Comunale a svelare tutti gli accadimenti arcani, i ricatti, le malvessazioni che ha subito nel corso di questi quattro anni. Lunedi apra il consiglio comunale come è doveroso da parte sua, dicendo pubblicamente alla città quali sono stati e sono questi misteri arcani che avvolgono il suo mandato. Non dico che si riscatterà totalmente ma di sicuro ne verrà fuori in maniera più dignitosa.
Tommaso LOIODICE
(Capogruppo PD)