Coratini nel mondo: il sogno di Martina, cantante in un resort alle Maldive

Martina Elicio, classe 2000, vive e lavora ormai da tre mesi in una lussuosa struttura a cinque stelle

martedì 28 marzo 2023 7.24
A cura di Stefano Procacci
Quante volte vi è capitato di guardare in un documentario, su YouTube, su un catalogo viaggi, le cristalline e paradisiache spiagge delle Maldive, fantasticando su come sarebbe vivere in un posto così? Se la risposta è "tante", sappiate che non siete soli. Per tanti di noi che sognano questo, c'è una nostra concittadina che il suo sogno l'ha realizzato, non come turista ma come cantante in un resort maldiviano a cinque stelle.

Martina Elicio, ventitré anni da compiere, lavorava in ambito immobiliare, ma ha sempre fatto del canto e della musica le sue passioni più grandi. L'anno scorso l'occasione di cantare in una struttura a Rodi (in Grecia). Dalla penisola ellenica alle Maldive, Martina dona ogni giorno la sua splendida voce a centinaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo e vive il suo sogno ad occhi aperti.

Noi di Coratoviva l'abbiamo intercettata e con un pizzico di sana (e naturale) invidia abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lei.

La domanda più banale e scontata non può che essere: come ci sei finita alle Maldive?

«Ho firmato un contratto con la Marvel Music Plus, cercavano un duo per sei mesi in un villaggio turistico maldiviano, ho mandato un video curriculum e sono stata presa. L'emozione è stata fortissima. Il villaggio in cui lavoro è il Saii Lagoon Curio Collection by Hilton, situato nell'Atollo Kaafui, su un isolotto piccolissimo a sud di Malè».


Com'è la vita alle Maldive?

«Qui non vivo la vita da maldiviana, in quanto nel resort la vita è molto più semplice e con meno restrizioni. Per esempio, mentre nei supermercati delle città l'alcol è completamente vietato, all'interno della struttura ci è concesso consumarne, o per quanto concerne l'abbigliamento, nelle città non è consentito indossare abiti con bretelle o shorts, al contrario nel resort non vi sono restrizioni. Nonostante le temperature caldissime, i locali fanno il bagno completamente vestiti, solo in alcune spiagge chiamate "Bikini Beaches" i turisti possono fare il bagno con i classici costumi da bagno. La città è molto caotica ed inquinata ma nel periodo attuale, durante il Ramadan, dalle 6 alle 18 regna il silenzio».

Raccontaci la tua giornata tipo.

«Sveglia alle nove, non tanto presto (ride, ndr), la mattina mare o palestra, poi pranzo alle 13:00. Dopo un po' di prove, dalle 18:00 alle 22:30 inizio con le esibizioni assieme ad un cantante filippino, Carlo. Poi cena e stanza, non amo la vita mondana».

Com'è il cibo maldiviano?

«Proveniendo dalla Puglia, è davvero complicato non essere critici con la cucina degli altri Paesi del mondo. Qui tutto è eccessivamente speziato e saporito, anche quando richiedi espressamente una pietanza "non piccante", comunque lo è per i nostri standard».

Ti mancano Corato e la tua vita qui?

«La vita che conducevo a Corato non mi manca, sento nostalgia della mia famiglia e del cibo di casa. Adoro girare il mondo per conoscere nuove culture e stare a contatto con la realtà. Provengo da una bellissima esperienza in Grecia e non appena terminerò i sei mesi qui a giugno, tornerò in Grecia per un nuovo progetto musicale. Amo vivere esperienze che puoi fare solo viaggiando: un piccolo esempio, solo una settimana fa sono approdata su una piccolissima isola, dove ho avuto l'opportunità di fare il bagno tra squali, razze e trigoni. Cose così le puoi fare solo viaggiando».

La cosa più strana che ti è capitata in questi tre mesi?

«Una cosa certamente buffa che mi è capitata è stata quella di cantare ad un matrimonio tra un coreano e una maldiviana. Le due famiglie ci chiedevano in continuazione canzoni tipiche dei rispettivi paesi, ma io non sapevo minimamente come cantare questi brani. È stato davvero divertente».

Hai richieste di musica italiana dai clienti del resort?

«In tre mesi di lavoro, ho incrociato quattro o cinque famiglie italiane. Molti turisti provengono dall'Asia o dalla Russia, dunque le canzoni italiane non sono molto gettonate. Certamente "Caruso" di Lucio Dalla è quella che mi hanno richiesto più volte. È molto amata e riconosciuta dai turisti di tutto il mondo».

Cosa vuoi dire ai ragazzi che ti stanno leggendo?

«Abbiate il coraggio di sognare, abbiate il coraggio di osare. Non restate chiusi, viaggiate, esplorate, sperimentate. Questa esperienza mi sta facendo crescere, ha aperto ulteriormente i miei orizzonti».
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