Forza Italia Corato scrive a Berlusconi: «Impossibile la nostra mobilitazione per la campagna elettorale»

Il documento a firma della dirigenza coratina

domenica 28 gennaio 2018 15.43
A cura di Giuseppe Di Bisceglie
Porta la firma del coordinatore cittadino di Forza Italia Giancarlo Ungaro e di tutti i componenti del direttivo della sezione locale del partito, il documento inviato direttamente all'attenzione del presidente Berlusconi con il quale gli esponenti coratini di Forza Italia prendono le distanze circa le candidature sin ora ufficiosamente annunciate o previste.

Sono giorni intensi nelle stanze di Roma per definire quali dovranno essere i candidati che si contenderanno uno scranno a Palazzo Madama o a Montecitorio. I partiti del centrodestra ancora non hanno ufficializzato le loro liste e in Puglia in particolare, la definizione dei posti all'uninominale o al proporzionale, è ancora in fase di definizione, con gli scontri e i malumori che ne conseguono.

E tra questi malumori c'è quello del circolo coratino di Forza Italia, a maggior ragione in virtù della praticamente certa candidatura di Gino Perrone alla Camera dei Deputati, nel collegio uninominale. Forza Italia Corato, oltre a non esprimere alcun candidato nel proporzionale, dovrebbe dunque partecipare alla campagna elettorale sostenendo Perrone che, in consiglio comunale, è un avversario.

Avversari in Comune, alleati alla Camera? Ungaro non ci sta. Per cui ha scritto al presidente Berlusconi, tramite il coordinatore regionale del partito comunicando che «qualora dovessero trovare conferma le voci che circolano circa le candidature non potranno che sollevarsi da qualsiasi responsabilità derivante dai risultati elettorali.
Infatti, le indiscrezioni trapelate mortificano la rappresentatività di Forza Italia del territorio vista la totale esclusioni di dirigenti ed eletti; quindi mobilitarsi per l'imminente campagna elettorale sarà praticamente impossibile. Invitiamo, pertanto, il Presidente Berlusconi e l'ufficio di Presidenza in indirizzo ad intervenire direttamente per evitare che le scelte calate dall'alto pregiudichino il partito nella nostra provincia ed, irrimediabilmente, le nostre persone».