Giovani e politica: l’esperienza concreta del consigliere Giuseppe Di Bartolomeo

Giuseppe Di Bartolomeo tra i 40 amministratori under 35 selezionati in tutta Italia per il ForsAM

martedì 4 novembre 2025 11.08
A cura di Anna Lops
Tra i valori fondanti della democrazia, la partecipazione dei cittadini riveste un ruolo di primaria importanza: informarsi, decidere e votare rappresentano le azioni principali per rendere un Paese equo e responsabile.

Parlare di giovani e politica significa avvicinarsi a un connubio necessario per il ricambio generazionale e per una democrazia sempre al passo con i tempi. Per i giovani, però, la partecipazione non è sempre così evidente e lineare e i dati statistici degli ultimi anni sono la conferma di un binomio che sembra non viaggiare più in parallelo.

L'esperienza della disoccupazione, dell'insicurezza lavorativa e della precarietà sociale sono spesso correlati a una disillusione e disinteresse nei confronti della politica. Secondo i dati ISTAT del 2024 i livelli più bassi di partecipazione politica invisibile riguardano i giovani fino a 24 anni e, in particolare, i giovanissimi: si informa di politica almeno una volta a settimana il 16,3% dei ragazzi di 14-17 anni e poco più di un terzo (34,6%) dei 18-24enni.

Non solo. Ancora meno evidente è la presenza di giovani tra le file concrete della politica: nonostante sia possibile presentare la propria candidatura alla Camera dei deputati già a partire dai 25 anni di età, i giovani fanno parte di una significativa minoranza rispetto al numero complessivo di candidati ed eletti, con una quota inferiore al 7% fra i deputati.

A tal proposito, è recente la proposta di legge di iniziativa popolare (Legge Guglielmo Minervini) per introdurre una quota minima di rappresentanza di giovani dai 18 ai 35 anni nelle istituzioni politiche.

Tra le file dell'amministrazione coratina l'assessore Felice Addario e i consiglieri di maggioranza Giulia Quercia (subentrata a febbraio 2025) e Giuseppe Di Bartolomeo sono gli unici under 35 a occupare un posto.

Giuseppe Di Bartolomeo, presente sin dall'inizio del mandato, ha 31 anni e ricopre anche il ruolo di segretario del suo gruppo "Rimettiamo in moto la città". Consigliere delegato alla digitalizzazione, nel 2020 decise di candidarsi al fianco di De Benedittis e lo fece coinvolgendo parte della popolazione attraverso i suoi video social. Ad oggi, ciò che lo differenzia dagli altri è proprio la capacità di mettersi in gioco e comunicare in maniera trasparente attraverso le diverse piattaforme digitali. Un modo per diffondere le proprie idee e accogliere quelle degli altri.

Nonostante questa sia la sua prima esperienza nel settore politico, non sono tardati i riconoscimenti: ad oggi è tra i 40 amministratori under 35 selezionati da Anci in tutta Italia per la tredicesima edizione del ForsAM, il corso di formazione specialistica in amministrazione municipale.

Durante questi sette mesi e durante le prossime 300 ore di lezione Giuseppe si avvicinerà ad argomenti come finanza locale, trasformazione digitale, innovazione tecnologica, diritto amministrativo, fonti e strumenti di finanziamento, urbanistica, welfare, comunicazione e servizi pubblici.

Di seguito, l'intervista al consigliere Di Bartolomeo:

Come si svolgerà questo nuovo percorso? Cosa si aspetta di portare a casa dal Forsam a livello personale e politico?
«ForsAM è un corso di formazione specialistica in amministrazione municipale, organizzato da ANCI e giunto alla sua 13ª edizione, rivolto ogni anno a 40 amministratori locali under 35 scelti in tutta Italia tramite curriculum e a seguito di prova scritta di logica e colloquio orale. Il corso è iniziato nel finesettimana dal 9 al 12 ottobre scorso a Senigallia. Qui abbiamo avuto modo di essere introdotti al ForsAM con le prime sessioni di lezione frontale e project work di gruppo. Questi ultimi in particolare hanno consentito a me come agli altri 39 amministratori di iniziare a conoscersi. Uno degli aspetti su cui si fonda infatti questo percorso è proprio l'opportunità di fare rete con amministratori di tutta Italia, avendo modo di scoprire realtà diverse tra loro, dal nord al sud, dal piccolo borgo alla grande città. Ognuna con le proprie esigenze e peculiarità, ma anche con tanti fattori comuni. Le attività didattiche sono programmate fino ad Aprile 2026 per un totale complessivo di 300 ore, divise tra lezioni in presenza a Roma, nella sede nazionale ANCI, e sessioni da remoto. Sono previste anche prove di verifica intermedie e finali. È un'opportunità unica di formazione che intendo sfruttare al 100% per portare un valore aggiunto a Corato. Considero inoltre un bene l'essere entrato nel ForsAM quasi al termine del mandato elettorale così da poter applicare i concetti teorici trasmessi durante le lezioni all'esperienza maturata in questi 5 anni di amministrazione».

Ha consigli per i giovani che vogliono avvicinarsi al mondo politico?
«Consiglio di non aspettare un giorno in più perché come generazione siamo ancora troppo poco rappresentati, di sganciare la cintura di sicurezza, e una volta dentro di essere testardi, di inseguire la propria visione e fare tutto ciò che è possibile per realizzarla, di non lasciarsi intimidire dai grandi, da chi urla più forte o da chi vanta esperienza perché non esiste il manuale del buon politico o del buon amministratore. Contano l'autenticità e la trasparenza, contano le idee e la concretezza nell'attuarle, conta il puntare a fare il meglio per la gente, mantenendo i piedi per terra e imparando dagli sbagli che inevitabilmente si fanno. La politica è una missione che richiede passione, dedizione e costanza, ma sa dare senso al tempo che le dedichi nel momento in cui riesci a migliorare anche solo dell'1% la vita della tua comunità. E questo è impagabile».