Gli alunni del "Tandoi" di Corato protagonisti del Treno della Memoria

I giovani hanno raccontato la loro testimonianza nell'istituto "Imbriani"

venerdì 2 febbraio 2024 10.28
Il 16 gennaio 2024, alle ore 12.30 il fischio del treno che dà inizio al Viaggio della Memoria segna un nuovo inizio per alcuni studenti delle classi quinte dell'Istituto Professionale "Tandoi" di Corato. Per gli undici ragazzi che hanno deciso di intraprendere un cammino coraggioso nei meandri più agghiaccianti e tragici della storia dell'Umanità, la partecipazione al progetto Il Treno della Memoria 2024 non rappresenta soltanto un percorso formativo e culturale sulla Shoah e sull'Olocausto; non è una mera lezione sul nazismo e sulla follia del totalitarismo; non si tratta di una pura esperienza collettiva sull'importanza della memoria storica.

Il Treno della Memoria per gli alunni dell'IPC Tandoi è stato un viaggio introspettivo negli angoli sconosciuti della propria anima: trovarsi personalmente in uno dei luoghi simbolo in cui si è consumato il lato brutale dell'essere umano ha permesso loro di comprendere realmente la differenza tra il bene e il male, tra chi si è - chi si può e si vuole essere. Da quel treno i ragazzi non sono più scesi, perché quando si torna dall'inferno nulla è più come prima. Nel loro cuore è ancora vivo e forte l'odore della sofferenza; è assordante il silenzio ovattato della morte; è accecante il volto dell'indifferenza, quella che, forse, conoscono benissimo ma che soltanto ora hanno il coraggio di chiamarla per nome.

Così, l'alunno D.D. ripensa alla sue esperienza: "Sul Treno della Memoria si impara a non essere più indifferente nei confronti anche delle più piccole ingiustizie. Non tollero più che un compagno venga maltrattato. Non chiuderò più gli occhi e da ora in poi non avrò più paura di agire contro le ingiustizie".

In un momento storico come quello in cui viviamo, in cui si grida alla pace ma si brama per le guerre; quello in cui ancora una volta lottare per l'affermazione di un potere vuol dire sottomettere le libertà altrui; quello in cui si celebra, nonostante tutto, la Giornata della Memoria, ma si manifesta subdolamente per l'eliminazione di un popolo; in un momento storico in cui tutto è cambiato per continuare a non cambiare, e in cui si fa appello alla Memoria storica affinché certi errori non si commettano più, il Treno della Memoria diventa un viaggio dentro di sé per imparare a essere "differenti" dinanzi alle discriminazioni e alle ingiustizie.

L'intensità dell'esperienza vissuta in otto giorni di viaggio è esondata dai cuori e ha travolto anche i social, sui quali i ragazzi hanno abbandonato i ricordi vividi di un momento che sarà indimenticabile. Un post pubblicato sui social dall'alunno D.F. è diventato virale: ha colpito così tanto una docente della Scuola Secondaria di Primo Grado "Imbriani" di Corato che nella mattinata di giovedì 1 febbraio 2024, la delegazione dei ragazzi che ha partecipato al Treno della Memoria ha condiviso con gli alunni delle classi terze la descrizione dettagliata e sentita del percorso fisico ed emotivo attraversato da Cracovia ai campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Docenti e alunni hanno accolto con entusiasmo la testimonianza del "viaggio nel discernimento", nel quale risuonano profeticamente le parole di Primo Levi: "Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre".

"La comunità scolastica dell'IPC Tandoi è orgogliosa dei ragazzi che con coraggio ed entusiasmo hanno deciso di partecipare a un progetto importante come quello del Treno della Memoria - dichiara il Dirigente scolastico, il prof. Francesco Catalano - e di divenire, attraverso la loro testimonianza - cittadini attivi e responsabili che lottano contro le discriminazioni e le ingiustizie, affinché collaborino a creare una società migliore in cui gli errori del passato non si ripetano più".

"Ringrazio infine la Dirigente dell'I.C. "Imbriani - Piccarreta", prof.ssa Grazia Maldera, per aver accolto i nostri studenti e aver permesso loro di trasmettere un vissuto di grande intensità e importanza storica".