L’alba si accende di fede al Sacro Cuore con la suggestiva novena di Natale

Ogni mattina, alle prime luci del giorno, la comunità guidata da Don Paolo Spera si ritrova per la "Candela della Speranza" in attesa della Natività

giovedì 18 dicembre 2025 9.38
A cura di Carlo Sacco
Mentre la città ancora dorme e il freddo pungente dell'alba avvolge le strade, c'è un cuore pulsante che batte nel rione "Cerasella". È quello della chiesa del Sacro Cuore, dove ogni mattina numerosi fedeli si radunano nel silenzio dell'aurora per la tradizionale novena di Natale.

Un rito antico che si rinnova, ma che quest'anno sembra vibrare di una luce particolare sotto la guida attenta di Don Paolo Spera. Il parroco sta accompagnando la comunità in un cammino spirituale che va oltre la semplice preghiera, trasformando l'attesa del 25 dicembre in un'esperienza sensoriale e comunitaria profonda.

Il momento più toccante della celebrazione avviene quando le luci della chiesa restano soffuse e, insieme, i fedeli accendono la "Candela della Speranza". Un gesto simbolico potente: quella piccola fiammella che sfida il buio dell'alba rappresenta la fiducia nella venuta del Signore, una luce che scalda i cuori e dirada le oscurità del presente.

Nonostante l'orario mattutino, la risposta della cittadinanza è straordinaria. Giovani, anziani e famiglie intere si ritrovano fianco a fianco, dimostrando quanto sia ancora forte il desiderio di spiritualità e di condivisione.

Don Paolo Spera, con le sue riflessioni, guida i presenti a riscoprire il senso autentico del Natale, spogliandolo del superfluo per ritrovare l'essenziale nel mistero dell'Incarnazione.

La novena al Sacro Cuore non è solo un atto liturgico, ma un momento di fratellanza. Uscendo dalla chiesa, mentre il sole inizia finalmente a sorgere su Corato, i fedeli portano con sé quel calore acceso dalla preghiera, pronti ad affrontare la giornata con uno spirito rinnovato.

In un mondo che corre veloce, la comunità del Sacro Cuore ha scelto di fermarsi, di attendere e di vegliare, ricordando a tutti che la vera luce non arriva dal fragore delle feste, ma dal silenzio operoso della fede.