Lavori per verde pubblico, il caso dell’ingiunzione annullata in Consiglio comunale: il sindaco replica
Interrogazione del consigliere Lotito (Nuova Umanità). De Benedittis: «Nessuna opacità, non è stato commesso alcun reato»
mercoledì 22 ottobre 2025
17.00
Nel Consiglio comunale di Corato, che aveva previsto come di consueto in apertura un lungo momento dedicato alle domande di attualità e interrogazioni: una parentesi è stata dedicata alla vicenda di alcuni lavori di manutenzione del verde pubblico per i quali, nei mesi scorsi, un privato aveva avanzato un'ingiunzione di pagamento da oltre 27mila euro, poi annullata dal Tribunale di Trani.
Durante la seduta attualmente , il consigliere Michele Lotito (Nuova Umanità) ha citato la vicenda, sottolineando un passaggio che – a suo dire – potrebbe far pensare a un frazionamento artificioso della spesa.
A rispondere è stato direttamente il sindaco di Corato, che ha respinto ogni ipotesi di irregolarità: «Il sindaco non ha commesso alcun reato, non c'è stata alcuna opacità. Un privato cittadino ha inviato un'ingiunzione di pagamento, e io mi sono opposto come privato cittadino. Non è stato commesso alcun reato. Da quando sono qui, tutti gli affidamenti sono avvenuti a norma di legge».
Il primo cittadino ha poi precisato che l'episodio risale ai primi giorni del suo mandato: «Parliamo del 4 novembre 2020, festa delle Forze Armate: questa amministrazione si era insediata da pochi giorni, e la città era in una situazione di collasso generale. […] Sulla vicenda abbiamo voluto andare fino in fondo, e abbiamo vinto».
Un breve scambio acceso tra il consigliere Alessandro Palmieri e lo stesso Lotito ha interrotto per qualche minuto la discussione, prima della chiusura del dibattito.
Il sindaco ha concluso con un monito: «Nessuna impresa venga a bussare alla porta del sindaco per chiedere affidamenti».
Durante la seduta attualmente , il consigliere Michele Lotito (Nuova Umanità) ha citato la vicenda, sottolineando un passaggio che – a suo dire – potrebbe far pensare a un frazionamento artificioso della spesa.
A rispondere è stato direttamente il sindaco di Corato, che ha respinto ogni ipotesi di irregolarità: «Il sindaco non ha commesso alcun reato, non c'è stata alcuna opacità. Un privato cittadino ha inviato un'ingiunzione di pagamento, e io mi sono opposto come privato cittadino. Non è stato commesso alcun reato. Da quando sono qui, tutti gli affidamenti sono avvenuti a norma di legge».
Il primo cittadino ha poi precisato che l'episodio risale ai primi giorni del suo mandato: «Parliamo del 4 novembre 2020, festa delle Forze Armate: questa amministrazione si era insediata da pochi giorni, e la città era in una situazione di collasso generale. […] Sulla vicenda abbiamo voluto andare fino in fondo, e abbiamo vinto».
Un breve scambio acceso tra il consigliere Alessandro Palmieri e lo stesso Lotito ha interrotto per qualche minuto la discussione, prima della chiusura del dibattito.
Il sindaco ha concluso con un monito: «Nessuna impresa venga a bussare alla porta del sindaco per chiedere affidamenti».