Mariarita d’Onofrio: la giovane promessa musicale coratina
La formazione musicale e l’intervista all'artista
giovedì 20 novembre 2025
12.32
23 anni e un timbro vocalico unico e riconoscibile: Mariarita D'Onofrio è tra i giovani talenti che Corato vanta per capacità e impegno. La formazione musicale di Mariarita, infatti, inizia all'età di 8 anni con il M° Marilia Papaleo e prosegue senza interruzioni fino ai 19 anni quando sceglie di iscriversi al Conservatorio. Attualmente, la giovane promessa musicale frequenta il terzo anno accademico, primo livello.
La passione di Mariarita non si ferma solo al canto, ma esplora le diverse sfumature della musica avvicinandosi anche alla conoscenza e allo studio di strumenti musicali come tromba, trombone, contrabbasso, batteria e pianoforte.
Convinta che il mondo della musica richieda studio continuo e aggiornamento costante, intende proseguire la formazione per approfondire la didattica del canto e della musica e avvicinarsi all'insegnamento, nonostante ammetta di temere di non essere all'altezza.
Tanti i premi e le partecipazioni: "Nota d'oro", "Note di settembre", "Evoli festival", "Musica è", "Eurokids winter" (concorso internazionale), "Corato sound fest", "Star talent", "cantautori Bitonto suite" e "Tour music fest", avendo l'onore di salire sul podio e ricevendo diversi riconoscimenti, tra cui il premio "timbro vocale" presso il concorso "Musica è".
A seguire l'intervista a Mariarita D'Onofrio:
Chi sono stati i tuoi primi ispiratori musicali? Chi ascolti ancora oggi?
«Amo da sempre la musica, in tutte le sue forme, forse anche grazie ai miei genitori che me l'hanno fatta respirare a pieni polmoni sin da piccolissima. Tra i miei cantanti preferiti c'erano e ci sono Lucio Dalla, Amy Winehouse, Nina Simone e Samara Joy».
Qual è stata la sfida più grande che hai dovuto affrontare durante il tuo percorso?
«Credo che la sfida più grande per me sia stata e sia tutt'ora cercare di imparare il più possibile da ogni maestro che fa parte del mio percorso e soprattutto mettere in pratica ciò che viene trasmesso».
Quale premio o riconoscimento ha significato di più per te?
«Non credo ci siano premi o riconoscimenti più o meno significativi di altri in quanto sono tutti speciali e hanno aggiunto un tassello. Forse le esperienze più significative sono state proprio quelle in cui ho partecipato senza riuscire ad avere un riconoscimento perché sono quelle a farti crescere di più».
Che consiglio daresti a chi sogna di intraprendere la tua stessa carriera?
«A chi sogna di intraprendere un percorso come il mio consiglio di crederci il più possibile e in ogni singola esecuzione, che fosse anche solo sotto la doccia, di metterci il cuore e l'anima perché, a prescindere dai risultati, il cuore che ci metti è l'elemento più importante di tutti e tutto».
La passione di Mariarita non si ferma solo al canto, ma esplora le diverse sfumature della musica avvicinandosi anche alla conoscenza e allo studio di strumenti musicali come tromba, trombone, contrabbasso, batteria e pianoforte.
Convinta che il mondo della musica richieda studio continuo e aggiornamento costante, intende proseguire la formazione per approfondire la didattica del canto e della musica e avvicinarsi all'insegnamento, nonostante ammetta di temere di non essere all'altezza.
Tanti i premi e le partecipazioni: "Nota d'oro", "Note di settembre", "Evoli festival", "Musica è", "Eurokids winter" (concorso internazionale), "Corato sound fest", "Star talent", "cantautori Bitonto suite" e "Tour music fest", avendo l'onore di salire sul podio e ricevendo diversi riconoscimenti, tra cui il premio "timbro vocale" presso il concorso "Musica è".
A seguire l'intervista a Mariarita D'Onofrio:
Chi sono stati i tuoi primi ispiratori musicali? Chi ascolti ancora oggi?
«Amo da sempre la musica, in tutte le sue forme, forse anche grazie ai miei genitori che me l'hanno fatta respirare a pieni polmoni sin da piccolissima. Tra i miei cantanti preferiti c'erano e ci sono Lucio Dalla, Amy Winehouse, Nina Simone e Samara Joy».
Qual è stata la sfida più grande che hai dovuto affrontare durante il tuo percorso?
«Credo che la sfida più grande per me sia stata e sia tutt'ora cercare di imparare il più possibile da ogni maestro che fa parte del mio percorso e soprattutto mettere in pratica ciò che viene trasmesso».
Quale premio o riconoscimento ha significato di più per te?
«Non credo ci siano premi o riconoscimenti più o meno significativi di altri in quanto sono tutti speciali e hanno aggiunto un tassello. Forse le esperienze più significative sono state proprio quelle in cui ho partecipato senza riuscire ad avere un riconoscimento perché sono quelle a farti crescere di più».
Che consiglio daresti a chi sogna di intraprendere la tua stessa carriera?
«A chi sogna di intraprendere un percorso come il mio consiglio di crederci il più possibile e in ogni singola esecuzione, che fosse anche solo sotto la doccia, di metterci il cuore e l'anima perché, a prescindere dai risultati, il cuore che ci metti è l'elemento più importante di tutti e tutto».