Morì nel disastro ferroviario, Ruvo dedica un parco ad Antonio Summo "Studente, musicista, sognatore"

Istituiti due premi in memoria di Enrico Castellano, anch'egli vittima del disastro ferroviario

martedì 11 luglio 2017 10.56
"Parco della Musica Antonio Summo, studente musicista sognatore", così si intitolerà il nuovo parco cittadino di via Terlizzi a Ruvo di Puglia. L'intitolazione ufficiale, con apertura al pubblico, avverrà mercoledì 12 luglio alle ore 20.00, al termine della messa che la famiglia di Antonio ha voluto si celebrasse in occasione del primo anniversario del disastro ferroviario in cui perse la vita anche il giovanissimo cittadino ruvese.

Sarà il Sindaco di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco, con accanto componenti della giunta e consiglieri comunali, a inaugurare il parco e a ufficializzarne l'intitolazione: "Antonio era un giovane e promettente studente di musica - ha detto il Sindaco - avrebbe potuto frequentare il Conservatorio se la sua vita non fosse stata stroncata dalla tragedia ferroviaria. Per questo abbiamo pensato non solo di intitolargli una nuova area verde della nostra città, che è di per sé simbolo di rinascita e di futuro, ma anche di chiamarla Parco della Musica, proprio per rendere onore alla sua più grande passione e perché i suoni, la musica, le voci dei suoi stessi compagni possano provare a riempire quel silenzio che la sua assenza ha lasciato nei suoi familiari e in tutti noi".

La serata prevede la presenza dell'Orchestra Giovanile dell'Associazione Apulia Musica e Insieme diretta dal maestro Pino Caldarola.

Il "Parco della Musica Antonio Summo, studente musicista sognatore" si trova a Ruvo di Puglia in via Terlizzi all'angolo con via Falcone e Borsellino.


Alla memoria di Enrico Castellano, anch'egli vittima del disastro ferroviario, invece, sono intitolati due premi destinati alle migliori tesi dell'anno accademico 2016/2017, discusse nell'ambito del Master in Psicologia Giuridica dell'Università di Bari, coordinato dalla professoressa Antonietta Curci.

«In questi lunghi mesi trascorsi dal terribile incidente ferroviario del 12 luglio 2016, Giuseppe Castellano, figlio di Enrico Castellano vittima della strage, ha cercato insieme a sua moglie, Tiziana Lanciano, un modo per poter far vivere il ricordo del padre non solo nelle parole, ma anche nei fatti. Ha cercato una strada per poter ricordare, e soprattutto onorare, il suo nome. I coniugi hanno pensato che quello universitario potesse essere un contesto ideale per portare avanti un'iniziativa in memoria del loro indimenticabile padre e suocero Enrico». Così, in seguito ad una lettera di intenti scritta dalla moglie di Giuseppe Castellano, anche ricercatrice del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell'Università degli Studi di Bari, il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione dell'Università di Bari, rispettivamente nelle sedute del 26 e del 28 giugno scorso, hanno deliberato di approvare l'istituzione ed il bando di concorso per il conferimento di due premi, ciascuno dell'importo di 500 euro.

Le tesi dovranno vertere sul danno biologico, tema di grande rilevanza per la strage accaduta.

«L'iniziativa - precisano i coniugi Lanciano-Castellano - ha trovato sin da subito grande accoglienza e disponibilità da parte sia dell'Università di Bari che del Master in Psicologia Giuridica. Nessuna iniziativa colmerà il grande vuoto, ma almeno sarà una piccola carezza a questa immensa ferita».