Rinasce il "Museo della Città e del Territorio" insieme al progetto SMICO

Corato riapre le porte di via Trilussa 10 con nuovi progetti

martedì 7 ottobre 2025 11.54
A cura di Anna Lops
La riapertura del Museo della Città e del Territorio e la presentazione del progetto SMICO hanno inaugurato questa nuova stagionale autunnale: ieri, 6 ottobre, le porte di via Trilussa 10 sono state nuovamente spalancate. A inaugurare questa nuova casa della cultura il sindaco Corrado De Benedittis, l'assessore Beniamino Marcone, l'assessore Antonella Varesano, Pippo Sciscioli, Aldo Patruno e Mimmo Lorusso, responsabile del progetto SMICO.

Sede temporanea della biblioteca comunale per alcuni anni, il museo raccoglie la storia di Corato attraverso reperti e racconti che abbracciano un lasso di tempo molto vasto, attraverso una distinzione ben precisa: la sezione archeologica e storico-artistica espone i ritrovamenti archeologici dell'insediamento neolitico di Torrepaone, quelli provenienti dalle tombe a tumulo di San Magno, le pietre miliari della via Traiana, l'affresco della Pietà, il rilievo della Madonna del Latte, il materiale lapideo proveniente dai Palazzi Nuovo e dei Candido e dalla Chiesa del Monte di Pietà crollati nel 1922; la sala della "Cartografia storica" espone le riproduzioni fotografiche dei più significativi documenti cartografici che descrivono la fisionomia e le trasformazioni del demanio coratino tra il XVIII e il XIX secolo; la sezione demoetnoantropologica raccoglie oggetti tradizionali e vari attrezzi da lavoro, un tempo utilizzati nelle attività agricolo-pastorali.

Novità legata al museo è il progetto SMICO: rete tra i tesori che valorizzano l'identità archeologica di Corato, come il Museo Civico, la Necropoli di San Magno, il suggestivo Dolmen "Chianca dei Paladini", il percorso ipogeo di "Corato sotterranea", la storia biblioteca "Matteo Renato Imbriani". Reso possibile dal Comune di Corato, dall'associazione VivArch, da "Amici dei Musei", dall'Archeoclub d'Italia "Emilio D'Angelo, dal Centro Studi e Didattica Ambientale Terrae e dalla Pro Loco Quadratum, il progetto vuole mettere in comunicazione più realtà al fine di creare una progettualità che possa rinnovarsi con il tempo.

Museo e SMICO © Anna Lops
Museo e SMICO © Anna Lops
Museo e SMICO © Anna Lops
Museo e SMICO © Anna Lops
Museo e SMICO © Anna Lops
Museo e SMICO © Anna Lops
Museo e SMICO © Anna Lops
Museo e SMICO © Anna Lops
Museo e SMICO © Anna Lops
Museo e SMICO © Anna Lops
Museo e SMICO © Anna Lops

«SMICO diventa un progetto sfidante ed è sfidante non soltanto per gli interpreti, ma anche per la città. Diventa un percorso da fare insieme che in questo momento vede protagonisti degli operatori culturali, ma allo stesso tempo SMICO ha come obiettivo quello di mettere in rete tutti gli operatori culturali della città e non solo per dare valore poi a quelli che sono i luoghi che ci rappresentano. SMICO fa qualcosa di veramente difficile: mette insieme l'impresa culturale e il volontariato culturale» ha affermato l'assessore Marcone.

«Oggi non basta più disporre di patrimonio culturale, che nella nostra regione è restaurato in una misura del circa 75%, ma la sfida è fare in modo che questi attrattori culturali diventino attivatori culturali. Quando parliamo di economia della cultura parliamo di lavoro, occupazione e costruzione di impresa culturale e creativa. Il ragionamento semplice è che noi oggi abbiamo tanti contenitori pronti, restaurati, valorizzati e abbiamo tanti ragazzi e ragazze pugliesi che sono talenti costretti ad andarsene» sono state le parole di Aldo Patruno.

I corridoi del museo sono stati colorati dalla mostra temporanea dell'artista pugliese Francesco Ferrulli. "Abbiamo bisogno di colore" dell'artista racconta la Puglia con colori caldi e vivaci, attraverso un linguaggio quasi fiabesco.

Il museo e il progetto SMICO rappresentano la perfetta sintesi della visione di una regione, e più precisamente di un comune, che ha fatto della cultura il suo asse portante. La dimensione economica non può ignorare quella culturale: investire nel proprio patrimonio significa creare nuove opportunità per le realtà locali e nuovi incentivi di formazione per i giovani.