Veglia missionaria in memoria di Padre Raffaele Di Bari

Questa sera in Chiesa Matrice

giovedì 15 ottobre 2020
Dopo i due incontri tenutisi a Barletta del 1° e 2 ottobre scorsi che hanno inaugurato il mese dell'Ottobre Missionario, onorando la memoria di Padre Raffaele Di Bari, questa sera anche Corato ricorda la figura e l'attività del padre comboniano missionario nativo di Barletta che, venti anni fa, precisamente il 1 ottobre 2000, all'età di 71 anni, fu ucciso in Uganda dai ribelli mentre andava a celebrare la messa.

Alle ore 20.00, presso la Chiesa Matrice di Santa Maria Maggiore, si terrà una Veglia missionaria diocesana presieduta dall'Arcivescovo Mons. Leonardo D'Ascenzo, con la presenza e la testimonianza di Padre Corrado De Robertis, missionario comboniano confratello di Padre Raffaele Di Bari.

«Carissimi, - scrivono don Ferdinando Cascella, direttore del Centro Missionario Diocesano, e l'equipe del medesimo centro - è tradizione consolidata che il mese di ottobre ci faccia respirare una sensibilità missionaria che è, di fatto, non solo la natura stessa della Chiesa, ma, soprattutto, l'architrave su cui poggia tutta l'attività pastorale. Il tempo storico-sociale che stiamo vivendo, a motivo dalla pandemia, ha indelebilmente segnato le nostre relazioni.

È per questo che il Santo Padre Francesco in continuità con il tema dello scorso Ottobre Missionario: "Battezzati e inviati", presenta la Giornata Missionaria Mondiale con una forte indicazione vocazionale, ispirandosi alla vocazione del profeta Isaia: "Chi manderò?", chiede Dio. "Eccomi, manda me" è la risposta di Isaia e vuole essere la risposta di tutti coloro che hanno preso coscienza del loro essere "battezzati e inviati".

Nel nostro contesto della Chiesa italiana desideriamo tradurre questa vocazione missionaria in un appello a tutti i credenti per diventare "Tessitori di fraternità". Abbiamo bisogno che le parrocchie, le associazioni, i movimenti riscoprano la loro sorgiva vocazione ad essere luogo dell'accoglienza, luogo dello scambio, luogo della parola. Non più stazioni di servizio del sacro o club elettivi di anime sedotte da questo o quel leader carismatico. Ma spazi autentici di comunione, di condivisione, di partecipazione, di comunicazione, di ospitalità reciproca, nel segno dell'amore e del riconoscimento della pari dignità di ognuno e di ognuna.

Ecco la sfida che si pone, allora, all'azione evangelizzatrice della Chiesa: credere di più nella comunità; credere che sul serio, «quando viviamo la mistica di avvicinarci agli altri con l'intento di cercare il loro bene, allarghiamo la nostra interiorità per ricevere i più bei regali del Signore» (Evangelii Gaudium, 272). Se il compito dei cristiani è quello di diffondere quella gioia del Vangelo che sempre nasce e rinasce nell'incontro con Gesù e se il principale ostacolo all'accoglienza di questa gioia è l'individualismo diffuso e triste che oggi domina, allora la missione dei cristiani deve partire da quella di diventare sempre di più tessitori di fraternità.

In questi giorni il Centro Missionario Diocesano si sta preoccupando di distribuire in tutta la diocesi il materiale utile per l'animazione ottobre missionario. Se ce ne dovesse essere bisogno di altro, siamo a disposizione per ogni vostra richiesta. È possibile, tuttavia, consultando il sito missioitalia.it, scaricare gratuitamente eventuale altro materiale».

Per l'occasione è previsto un programma di iniziative di sensibilizzazione che ruoteranno attorno alla figura del sacerdote comboniano Padre Raffaele Di Bari, nativo di Barletta, missionario in Uganda, ucciso il 1 ottobre 2000 mentre andava a celebrare la messa».

Padre Raffaele Di Bari nacque a Barletta il 12 gennaio 1929, battezzato nella Parrocchia di S. Giacomo Maggiore il 3 febbraio 1929. Nel 1940 entrò nel Seminario Missionario Comboniano di Troia (Fg). Fu ordinato sacerdote il 26 maggio 1956 a Milano, per l'imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di mons. Giovan Battista Montini, futuro papa Paolo VI. Il 31 maggio, a Barletta, nella Parrocchia di S. Giacomo Maggiore, celebrò la Prima Messa. Nel 1959 partì in missione per l'Uganda dove il 1° ottobre 2000, mentre si recava a celebrare l'Eucarestia, fu ucciso da un gruppo dei ribelli dell'"Esercito di resistenza del Signore" (Era), martire della fede e della giustizia. Quest'anno, per il 20° della sua morte, il calendario delle parrocchie di Barletta è stato dedicato alla sua memoria.