Protesta navigator
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Scuola e Lavoro

I navigator rischiano di rimanere senza lavoro e scendono in piazza

Oggi la protesta in Puglia. A rischio 248 famiglie

Il loro compito era quello di aiutare i cittadini beneficiari del reddito di cittadinanza a trovare lavoro. Sono i navigator, una sorta di "tutor del reddito di cittadinanza", professionisti che avrebbero dovuto seguire il disoccupato dalla presa in carico dei centri per l'impiego sino all'assunzione.

Oggi, chi doveva assistere le persone in difficoltà così da consentire loro di trovare un lavoro dignitoso, rischia di rimanere egli stesso senza un posto di lavoro. Tra i navigator pugliesi c'è anche una giovane professionista di Corato.

Lei, come i suoi colleghi, sono in bilico.

Oggi i navigator di tutta Italia si sono mobilitati. Anche in Puglia, a Bari, Taranto e Foggia ci sono stati sit-in e unitariamente le rappresentanze di categoria di Cgil, Cisl e Uil sono state ricevute dai Prefetti.

"Vogliamo la proroga dei contratti ad aprile 2022. Questo tempo ci deve vedere impegnati come nella redazione di un progetto complessivo di ristrutturazione e potenziamento del sistema delle Politiche Attive" dichiara Pino Gesmundo, Segretario Generale della Cgil Puglia.

248 famiglie attendono con il fiato sospeso di conoscere le sorti del proprio futuro occupazionale. Si consuma un insopportabile paradosso: lavoratori e lavoratrici precari assolvono al compito gravoso, in piena crisi occupazionale e sanitaria, di dare sostegno ai cittadini pugliesi in condizione di fragilità e marginalità economica e sociale.

"Si rischia un insopportabile sperpero di professionalità qualificate e formate, di cui abbiamo grande bisogno specialmente nel Mezzogiorno. Di anno in anno assistiamo alla triste conta dei tantissimi, giovani e non, che abbandonano i nostri territori. La proroga dei Navigator sta proprio in questo solco di ragionamento: non possiamo lasciarci scappare l'opportunità di mettere a valore queste competenze ed esperienze in un momento di enorme sofferenza del mercato del lavoro" continua Maria Giorgia Vulcano, segretaria regionale Nidil Cgil.

"Oggi dalla Puglia abbiamo inteso dare il segnale di un territorio intero che vuole davvero invertire la tendenza dei tassi di inattività, di disoccupazione e marginalità. Chiediamo politiche per il lavoro inclusive e di qualità per tutte e tutti e ne parleremo domani 10 febbraio, alle ore 15, in una conferenza stampa sul tema del gap di genere e della precarietà presso la nostra sede in via Calace" concludono dalla Cgil.
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