Anche Corato si schiera contro il genocidio di Gaza

Il sindaco Corrado De Benedittis ha sottoscritto il documento di solidarietà verso il primo cittadino di Bari, Vito Leccese

lunedì 26 maggio 2025 12.09
Anche Corato si schiera apertamente contro il genocidio che Israele sta compiendo a danno dei palestinesi. Il sindaco Corrado De Benedittis, insieme a tutti i sindaci della Città Metropolitana di Bari, ha, infatti, sottoscritto il documento di piena solidarietà nei confronti del primo cittadino barese, Vito Leccese, il quale è stato contestato dal console israeliano.

«Nessuno può pretendere di imbavagliare i rappresentanti istituzionali eletti democraticamente. Abbiamo, anzi, il dovere di denunciare il genocidio in corso nella Striscia di Gaza, così come è urgente che ci sia una mobilitazione per la pace, dal basso, a partire dagli enti locali» è la riflessione di De Benedittis che auspica manifestazioni a livello cittadino per protestare contro il massacro israeliano.

Proprio ieri, domenica 25 maggio, il comune di Corato è stato a Barbiana, in provincia di Firenze, per costruire la "Rete di Pace".

Di seguito, il documento firmato il 24 maggio dai 41 sindaci della Città Metropolitana di Bari a sostegno di Vito Leccese.

«I primi cittadini dell'area metropolitana di Bari si stringono attorno al sindaco di Bari, Vito Leccese, e rispediscono al mittente le parole di accusa del Console israeliano a Bari, Luigi De Santis.

Assistiamo tutti i giorni a un vero e proprio genocidio, deliberato, programmato e avviato nei confronti di migliaia di civili palestinesi innocenti, tra cui bambini, donne e anziani inermi, che tra l'altro stanno morendo anche di fame, di stenti e di privazione di medicinali e cure mediche.

Non possiamo più assistere impotenti a tutto ciò, senza indignarci ed esprimere la nostra sofferenza morale. Senza che il silenzio diventi complice.

Il sindaco Vito Leccese ha espresso un sentimento che condividiamo e facciamo nostro. A Gaza non si sta semplicemente combattendo una guerra. A Gaza si sta annientando scientificamente un intero popolo, senza condizioni, senza rispetto del diritto internazionale. Senza umanità.

Allo stesso modo, come abbiamo sempre fatto, condanniamo il terrorismo e qualunque attentato, ma non si può e non si deve confondere un movimento terroristico con un popolo intero e inerme.

Vogliamo che l'orrore finisca. Vogliamo che la guerra e le guerre tutte finiscano. Che cessi il fuoco, che riprenda il dialogo e la via della pace e della giustizia.

Nessuno, però, può impedirci di esprimere la nostra indignazione e la nostra sofferenza per la disumanità di quello che il Governo - e non il popolo – di Israele sta facendo a Gaza. Nessuno può colpevolizzare chi denuncia e chi sceglie di non restare in silenzio».