Emergenza neve, ora si passa alla conta dei danni in agricoltura

Prematura la stima di eventuali danni, ma è il ghiaccio il nemico numero uno

domenica 6 gennaio 2019
Nessuna provincia è stata risparmiata dal grande freddo di questo inizio d'anno e, nonostante al momento non si registrino particolari disagi, a preoccupare è soprattutto il rischio di altre gelate che potrebbero colpire colture orticole, agrumeti, alberi da frutta e ulivi. È prematura una stima dei possibili danni ma l'agricoltura pugliese continua a tremare, dopo le calamità del 2018, la crisi ormai endemica del comparto primario, l'emergenza Xylella e l'import selvaggio. Le campagne sono innevate già dalla notte scorsa. Col fiato sospeso il comparto olivicolo: se le attuali condizioni meteorologiche dovessero persistere, si rischierebbero ulteriori danni alle piante, oltre a quelli già provocati dalle gelate dello scorso anno che hanno praticamente quasi azzerato la produzione di olive. CIA – Agricoltori Italiani Puglia, in queste ore, sta monitorando la situazione attraverso i propri uffici territoriali. Nei prossimi giorni, i tecnici saranno impegnati a verificare l'entità degli eventuali danni che si dovessero riscontrare sulle colture, sulle produzioni e sulle strutture aziendali.

Nelle province di Bari e della Bat il nemico numero uno è sempre il ghiaccio: colture orticole, uliveti e alberi da frutta sono i sorvegliati speciali. La Murgia è la zona più colpita. A rischio la rete degli acquedotti rurali e si teme soprattutto il congelamento delle condutture per l'approvvigionamento idrico degli animali.

"Seguiamo con la dovuta apprensione e l'operatività del nostro personale gli sviluppi di questa nuova ondata di maltempo - dichiara il presidente regionale CIA Puglia Raffaele Carrabba - L'agricoltura pugliese sta già pagando un prezzo altissimo, con una lunga lista di denunce e rivendicazioni che porteremo in piazza a Bari lunedì 7 gennaio, quando in massa parteciperemo alla grande marcia dei gilet arancioni, coordinamento al quale abbiamo aderito sin da subito. Le gelate dell'inverno dello scorso anno, la Xylella, la siccità e le altre calamità sono drammi acuiti dal lassismo politico. È l'ora della mobilitazione. Le promesse non bastano più".