“Fede, storia, tradizione: i riti della Settimana Santa a Corato”: riscoprire il nostro passato per creare il futuro

Definito il percorso completo di tutte le processioni della settimana Santa

mercoledì 21 marzo 2018 19.30
La settimana Santa a Corato porta con sé il ricordo di tante tradizioni popolari e religiose che da sempre accompagnano non solo visivamente le nostre strade ma anche la nostra mente. Lenzuola bianche, avvisi sparsi per la città contrassegnate dal passaggio della processione, mentre le chiese creano il proprio simulacro e le case si profumano di specialità tipiche della nostra Corato. Questo è stato il tema conduttore del convegno che si è tenuto questa mattina presso il Teatro Comunale, organizzato dal Comune di Corato, in collaborazione con la Confraternita "San Giuseppe" e con l'Arciconfraternita "Santa Maria Greca". In platea gli studenti coratini e i cittadini appassionati al tema, tanto sentito dai coratini.

«Rafforzare le nostre tradizioni e mostrare l'appartenenza alla religione deve essere lo stimolo per promuovere e consolidare il nostro passato, le nostre radici; – ha dichiarato il sindaco Massimo Mazzilli – la mia gioia nasce dalla sinergia che ci ha permesso di credere e portare avanti un progetto teso a trasmettere dei saldi valori alle generazioni future. Credere e difendere le nostre tradizioni significa veicolare le nostre credenze che ci accompagnano da sempre».
Di grande impatto l'intervento di Don Gino Tarantini, che ha sottolineato l'importanza della figura di Gesù «che ha vissuto, si è sacrificato ed è morto come uomo. Il suo esempio deve essere presente nella nostra mente e nelle nostre azioni». Non è mancato nelle sue parole il riferimento a molte grandi città, in cui «si è perso il senso di appartenenza alle tradizioni religiose, alla pietà popolare. È necessario che anche la Chiesa si aggiorni, affinché i pilastri su cui si sono fondate le nostre origini non crollino ora davanti alle generazioni future».
Pasqua è religione, sentimento, emozioni, ma le nostre tradizioni sono permeate di simboli, che riempiono le strade di Corato e anche altre città, durante le giornate delle processioni. E di questo ne ha parlato Benedetto Antonio Calvi, incaricato dalle confraternite di San Giuseppe e Santa Maria Greca; il lenzuolo bianco, che richiama la sacra Sindone con cui è stato avvolto il corpo di Gesù, il fazzoletto nero, che richiama il lutto, e la buffa, «l'accessorio di stoffa bianca che noi confratelli utilizziamo per coprirci il volto. Prima veniva indossata solo quando le statue "uscivano" o "rientravano" in chiesa, adesso anche mentre le si porta in spalla per strada. La "buffa" ci aiuta a non cadere nell'esibizionismo, a riuscire a vivere il momento della processione con discrezione, a mettere da parte i protagonismi».
L'importanza delle nostre tradizioni popolari diventa uno strumento di promozione del nostro territorio. Di questo ne è convinto Gaetano Armenio, ideatore del progetto "I Riti della Settimana Santa in Puglia". «Questo nostro progetto comprende 24 comuni selezionati dal Gargano al Salento, per mostrare in tutta Italia e all'estero le nostre tradizioni. Il nostro territorio si racconta, mostra sé stesso attraverso il volto delle processioni. Ogni paese lo fa in maniera diversa in base alle proprie origini; promuovere il nostro passato può e deve essere un modo è per credere nel nostro futuro. È questa la nostra sfida di noi pugliesi, popolo di combattenti».
Confermata anche la collaborazione della Pro Loco "Quadratum": «come avviene dal 2008, saremo impegnati con passione ed entusiasmo nell'allestimento del centro storico con le lanterne realizzate artigianalmente dai nostri soci» afferma il presidente, Gerardo Strippoli.
Pasqua è anche arte culinaria, come ha ricordato questa mattina in teatro Giovanni Forte, docente dell'istituto alberghiero di Corato, elencando dai "quaresimali salentini" a base di mandorle al calzone con gli sponsali passando per le scarcelle e la focaccia barese con pomodorini e olive nere, tutte delizie che gli studenti dell'istituto "Oriani-Tandoi" hanno offerto a chi ha partecipato al convegno.
Sul palco del comunale è arrivata anche un'antica tavola di legno, datata '800, su cui l'inconfondibile mano di Rino Sgarra ha dipinto l'Addolorata. Ad averla fatta realizzare è un giovane sacerdote coratino, don Luigi Ciprelli, attualmente in servizio a Trani.

I riti della settimana Santa
I riti della settimana Santa
I riti della settimana Santa
I riti della settimana Santa
I riti della settimana Santa
I riti della settimana Santa
I riti della settimana Santa