"La Cura dell'Attesa", l'autrice Maria Pia Romano a Liber presenta il suo romanzo

Una presentazione fuori dagli schemi che ha coinvolto i presenti e li ha trascinati nel mondo dell'autrice

mercoledì 12 aprile 2023 20.40
A cura di Stefano Procacci
L'autrice Maria Pia Romano ha presentato a Corato, nella cornice della libreria "Liber" il suo romanzo dal titolo "La Cura dell'Attesa", uscito nel 2012, fresco di ristampa a cura della casa editrice Besa.

La chiacchierata con l'autrice, autorevolmente presentata dalla poliedrica Mariella Medea Sivo, ha sin dalle prime battute vestito i panni della chiacchierata tra amici senza tabù né segreti, rompendo la solo immaginaria barriera tra chi ha il microfono e chi ascolta.

Prima di entrare tra le righe del libro della Romano, è necessario contestualizzarne la persona/personaggio. Salentina di adozione (originaria di Benevento), laureata in ingegneria, un lavoro nel Dipartimento di Ingegneria dell'Innovazione dell'Unisalento, ma un'anima tutt'altro che matematica, "esatta". Mariapia scrive poesie, libri, è iscritta all'Ordine dei Giornalisti e spesso ha a che fare con il mondo umanistico.

E questa ambivalenza, questo braccio di ferro tra raziocinio ed estro, trasuda in ogni parola ed opera della Romano. "La Cura dell'Attesa" è un romanzo femminile intimo ed intimistico, romantico ma mai smielato, erotico il giusto. È un testo di prosa, ma spesso flirta in maniera spudorata con il mondo della poesia, con il mare, è caleidoscopico e variegato. Al suo interno c'è la Puglia brulla e spigolosa dell'entroterra murgiano (la prima parte del romanzo è ambientato a Ruvo, città in cui l'autrice ha vissuto per circa un anno) e quella misteriosa che ti lascia addosso tanto sale e tanto sole del Salento.

Nell'opera troviamo l'alta marea, dove Alba (il nome della protagonista) nel periodo dell'adolescenza, è impetuosa e incosciente, affronta la vita senza curarsi di quelle che potrebbero essere le conseguenze, si innamora di un uomo molto più grande di lei in un rapporto di reciproca sapio-sessualità che le sconvolge la vita. Una donna forte e fragile, limpida e senza argini, come solo il mare sa essere.

Poi però c'è la bassa marea: Alba ha 37 anni, è un' ingegnera meccanica di successo, è incinta e vive questo momento quasi magico in maniera catartica, riavvicinandosi in maniera naturale e spontanea alla madre, cercando in quella figura il solco per essere ella stessa madre. Tanti sono i dubbi che affliggono l'Alba donna: si può amare una persona per tutta la vita? Esistono persone fatte per noi solo in un determinato segmento della nostra esistenza? Si possono amare più persone contemporaneamente?

Qual è l'amore, quello impetuoso e poetico del suo passato o quello sicuro che profuma di famiglia e casa del presente? In questo tumultuoso ondivagare tra stati d'animo contrastanti e momenti di catarsi e riflessione, rigorosamente davanti a Dio Nettuno, il libro porta il lettore sulle montagne russe delle emozioni, in una serie di curve che solo Alba, nei suoi saperi ingegneristici, poteva essere in grado tracciare.

Una serata dunque ricca di spunti, in cui ci si è nutriti di cultura, accantonando però i toni cattedratici che spesso tali eventi portano con sé. Una ventata di aria nuova, anzi di fresca brezza marina.