La didattica a distanza ai tempi del coronavirus

L'esperienza dell'Oriani - Tandoi. Adduci: «In questo frangente è uno strumento ottimale»

giovedì 19 marzo 2020 9.23
A seguito del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di mercoledì 4 marzo, per il contrasto e il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del virus Sars-Cov-2 e della malattia Covid-19, sono state chiuse le scuole fino al 3 aprile. In questo periodo però le attività scolastiche, in un punto cruciale dell'anno, non si sono fermate. Infatti grazie alla tecnologia è possibile continuare a studiare e a insegnare lontani dalle aule scolastiche.

In tal senso sta lavorando anche l'IISS Oriani-Tandoi di Corato, che in linea con le indicazioni ministeriali, si sta adoperando per la didattica a distanza tramite l'uso del registro elettronico e della piattaforma "Google classroom". Inoltre per rendere più fruibile la comunicazione tra la Dirigente scolastica Angela Adduci e i docenti si sta utilizzando il software di messaggistica istantanea e VoIP (Voce tramite protocollo Internet") "Skype".

"Questi giorni così difficili - ha affermato Angela Adduci - stanno facendo emergere il rapporto stretto che gli studenti hanno con i loro docenti. Tutti i ragazzi dicono di sentire la mancanza del rapporto diretto con i loro insegnanti, sentono la mancanza dei loro compagni, delle spiegazioni dirette, dei luoghi fisici che sentono propri come le aule, i laboratori e dicono di sentire persino la mancanza della Preside".

Dopo una prima fase di disorientamento per tutti, guidati dalla dirigente scolastica che ha dato delle direttive uniche, si è ben compreso che la didattica tradizionale espositiva è dovuta mutare necessariamente in didattica alternativa, on line. Seguendo più o meno l'orario scolastico di lezione, ora i professori tengono video lezioni, caricano file, assegnano compiti da fare, ripetizioni e altro ancora. Gli alunni hanno ben compreso che è un periodo in cui bisogna lavorare in modalità differente e si stanno comportando in maniera matura. Inoltre, come accade normalmente durante l'anno scolastico, i ragazzi sono lasciati liberi di creare ed esprimersi al meglio secondo i propri interessi e stimoli. Così per promuovere la direttiva di restare a casa in modo da ridurre i contagi del nuovo Coronavirus, martedì 17 marzo hanno pubblicato su Youtube il video "#noirestiamoacasa", un appello da parte dei ragazzi a restare ognuno nella propria abitazione.

"La didattica a distanza si sta rilevando, in questo frangente cosi complesso, uno strumento ottimale per dare un senso di continuità al percorso sinora seguito, anche se mai potrà sostituire la didattica in presenza. Ci sono infatti varie difficoltà che si sono presentate, ad esempio non tutti hanno un tablet o un computer a disposizione e in molti casi bisogna dividerlo con fratelli o genitori impegnati con lo smart working. Tuttavia una nota positiva viene data dalla capacità di adattarsi alla situazione, di cercare soluzioni differenti e anche nuove, dalla voglia di esserci, nonostante tutto".