Marcone: «Non ho asssistito alla performance, non voglio esprimere giudizi»

Il vicesindaco: «È necessario valutare sempre la totalità del progetto proposto e non il dettaglio»

venerdì 23 dicembre 2022 19.34
Tirato in ballo nell'agone politico, in particolare dalla nota con cui Sud al centro ne ha chiesto esplicitamente le dimissioni, il vicesindaco di Corato Beniamino Marcone ha inteso fornire il suo punto di vista e alcuni chiarimenti riguardo la vicenda dello spettacolo teatrale "La cattedrale vivente", di e con Roberto Corradino, i cui contenuti hanno suscitato forti polemiche.

«La collaborazione tra Comune di Corato e l'associazione di promozione sociale "Lavorare stanca" affonda le sue radici in tempi non certamente recenti. Il Progetto Verso Sud nasce nel lontano 2015 e continua ancora oggi» ha puntualizzato Marcone. «Nel 2022 la vocazione di Verso Sud si è articolata su due grosse progettualità: Hub.bazia, il progetto di rigenerazione umana e urbana di piazza Abbazia a Corato e una serie di produzioni di spettacolo dal vivo. L'assegnazione del Fus (fondo unico per lo spettacolo) ha infatti consentito di avviare progetti di spettacolo dal vivo negli ambiti musica, teatro, danza e tessitura, ovvero un modo di entrare in relazione con la comunità del territorio e progettualità condivise. In questo contesto quindi il progetto di Natale 2022 di Verso Sud si è articolato su diverse linee d'azione tra le quali si inserisce "Cattedrale Vivente"» ha aggiunto.

«L'azione teatrale proposta, nella sua espressione progettuale, si è presentata come un'occasione per ricostruire una ritualità smarrita. La costruzione di una Cattedrale simbolicamente assume la connotazione non di una mera costruzione architettonica ma un vero e proprio centro attorno a cui si costruisce comunità. Di fronte a questa prospettiva, quindi, il lavoro teatrale si presentava come un valore per la comunità, il cui tema voleva essere quello della nascita, della rigenerazione, del dare la vita. Il Natale infatti è festa cristiana ma molto più antica, legata ai cicli di ombra e luce del calendario solare, al solstizio, il giorno in cui la luce cede il passo alla notte più lunga, per poi ritrovare più luce dal giorno seguente in poi. Tra l'altro, il progetto, sviluppandosi in due macro blocchi, laboratori di comunità di preparazione e performance finale, acquisiva, nella fase valutativa, grande rilievo. È evidente quindi che la valutazione in capo a noi amministratori sta nella totalità del progetto e non nel dettaglio.

La partecipazione allo stesso, così come sempre accade, non è stata nè imposta né pilotata ma lasciata alla libera scelta di chi è stato coinvolto. Stando alle successive dichiarazioni dello stesso attore e regista della performance teatrale, viene ammesso il fraintendimento come possibilità, senza trincerarsi dietro pretestuosi avvitamenti linguistici. Molto spesso, invece, ci si aggrappa alle questioni e agli accadimenti per raggiungere obiettivi altri che nulla hanno a che fare con la realtà degli accadimenti stessi. Non avendo potuto assistere alla performance non voglio esprimere giudizi. Sto a quanto anzi detto rispetto alle prospettive del progetto presentato che non sono di poco valore. Auspico certamente un chiarimento tra i protagonisti coinvolti nella vicenda, perché è solo attraverso il dialogo e non nella costruzione della polemica che si possono trovare elementi di arricchimento» ha concluso Marcone.